Baldios, il guerriero dello spazio (1)

“Baldios il guerriero dello spazio” (o, meglio, “Uchuu Senshi Baldios”) è una serie robotica anomala. Gli episodi dovevano essere 39, ma ne sono stati realizzati 34 a causa dei bassi ascolti.


Un caso anomalo

La televisione italiana ne ha trasmessi 32, interrompendo una serie già interrotta di suo.
Il finale viene svelato in un film di 117 minuti, pubblicato a suo tempo dalla Yamato Video e intitolato “Baldios – Il film”. La pellicola è suddivisa in due parti. La prima non è che un riassunto della vicenda, sintetizzata tramite un’operazione di tipo “copia e incolla”. La seconda ne costituisce la prosecuzione: contiene, infatti, sequenze inedite realizzate allo scopo di scrivere la parola fine sulla serie. Questa, almeno, è l’ipotesi più verosimile che si possa formulare in merito.

La vicenda di Baldios

L’ambientazione è classica: tempo futuro e mondo (alieno) in difficoltà. Siamo nell’anno terrestre 2100. Il pianeta S1, “distante circa 33.000 anni luce dal centro della Via Lattea”, sta morendo “a causa dell’inquinamento radioattivo”. L’emergenza è aggravata da una situazione politica incerta: da un lato, gli scienziati stanno cercando la maniera di salvare capra e cavoli. Dall’altro, l’esercito preme per risolvere il problema occupando un altro pianeta abitabile.
I primi sono rappresentati dal Professor Raigan, il quale afferma:

«Prima di conquistare un altro pianeta dovremmo cercare di salvare il nostro!».

A capo dei secondi c’è Gattler: lui ha già scelto la strada dell’invasione. Ad accelerare i tempi, pensa il suo braccio destro Aphrodia, una ragazza di 25 anni dura e determinata che nasconde la propria femminilità sotto l’uniforme color fucsia. Uccide il sovrano di S1, l’imperatore Trismas, facendone ricadere la colpa su Marin, figlio di Raigan.

Nel frattempo, lo scienziato ha costruito una macchina in grado di ripulire l’aria del pianeta nel giro di un anno e mezzo. Sarebbe l’ideale, ma i militari sono ormai lanciati. Il Comandante Miran, fratello di Aphrodia, lo ferisce a morte. Marin arriva proprio mentre gli sparano. La sua reazione non si fa attendere: strappa un pezzo di metallo da una parete e lo lancia contro la gola dell’uccisore, accoppandolo. Appena scopre cosa è successo, la sorella non la prende molto bene. Da questo momento, lo scopo della sua vita sarà vendicare la morte del congiunto.
Gattler, comunque, prende il potere e la nomina Gran Comandante delle forze di occupazione – vale a dire, l’Armata Dimensionale Aldebaran – affidandole la responsabilità di tutte le operazioni militari.
Prima di morire, Raigan spinge il pargolo a fuggire con l’astronave Pulser Burn. Parte anche Gattler, a bordo della gigantesca Fortezza Argor. Vede il fuggitivo e gli manda dietro Aphrodia, cui non sembra vero di poterlo inseguire. A causa di una distorsione spazio-temporale, Marin si schianta sulla Luna. Dopo qualche ora, un’astronave terrestre raccoglie lui e la navicella. Il giovane si risveglia in una cella della base segreta dei Blue Fixers, un corpo speciale addestrato per la difesa della Terra. A capo della struttura ci sono il comandante Jonathan Bannister e la scienziata tedesca Era Queenstain, figura decisamente anomala. Di solito, infatti, in queste serie la “mente” è un uomo. Qui, invece, c’è una donna con gli attributi, in apparenza glaciale e calcolatrice, la cui funzione è stemperare l’irruenza dei sottoposti.

Gli invasori alieni non perdono tempo e sferrano il primo attacco. I terrestri sono ben consapevoli della loro inferiorità. Il nemico, infatti, può fare avanti e indietro in un’altra dimensione. Le sue navicelle scompaiono per poi materializzarsi all’improvviso nei pressi dell’obiettivo. Non si sa come contrastarli. Meno male che c’è la Queenstein. Ha già l’idea giusta. Modifica a tempo di record il Pulser Burn, dotato di un propulsore studiato apposta per lo spostamento interdimensionale.

Con ulteriori ritocchi, il Baldy Pryce e il Cutter Ranger, due veicoli da lei progettati, possono unirsi all’altro apparecchio per formare il Baldios, un potente robot da combattimento, il cui comando spetterebbe a Marin, reclutato d’ufficio tra i Blue Fixers. Per forza: è l’unico che può pilotare il Pulser Burn.
Gli altri due piloti sono scettici. Raita Hokuto, che comanda il Cutter Ranger, è un energumeno irascibile e impulsivo. Si muove con la delicatezza di un rinoceronte. Jack Oliver, che guida il Baldy Pryce, è più calmo. A differenza del collega, prima di agire riflette. È cresciuto in un ghetto e ha avuto un’infanzia poco piacevole. Entrambi considerano il nuovo arrivato una spia. Non è un terrestre. E poi appartiene alla razza del nemico. Da parte sua, nemmeno Marin è molto collaborativo. Reagisce con rabbia e amarezza all’ostilità che lo circonda:

«Non vi sto bene perché sono di S1!»

L’unica persona a sostenerlo è Jamie Hoshino, una biondina in forza alla base: «Noi non abbiamo mai capito la natura di Marin, ma se non facciamo nessuno sforzo, non la capiremo mai». La verità è che si è innamorata di lui. Soffre perché i suoi sentimenti non sembrano essere ricambiati. L’alieno è proprio de coccio. O non ci arriva, o finge spudoratamente. Fra i due c’è comunque un buon rapporto. È la Queenstein a vincere le resistenze del protagonista. Per salvare la Terra, gli dice, correremo il rischio di fidarci di te. Col tempo, Marin vince la diffidenza dei compagni d’avventura e si guadagna il loro rispetto. Ogni tanto si punzecchia con Raita, ma è roba da poco.
Dopo circa 22 episodi, lo “stato delle cose” viene così riassunto dalla voce narrante: «Intere regioni del globo terrestre erano state distrutte. Le vittime non si contavano più. Ma anche le perdite dell’Armata Aldebaran erano piuttosto considerevoli».
Tra le fila nemiche cominciano i primi malumori. Alcuni militari organizzano addirittura, ma senza successo, un attentato contro Gattler. In molti si chiedono, poi, se non sia stato un errore mettere una donna a capo dell’esercito. L’autorità di Aphrodia, che oltretutto comincia a rispettare l’odiato (da lei) pilota di Baldios, vacilla. E le infilano pure la proverbiale pulce nei padiglioni. I suoi genitori sono morti in un incidente stradale. Lei e il fratello vengono protetti e cresciuti dal dittatore di S1. Ebbene, qualcuno insinua che il padre, Comandante Supremo delle Forze Armate del pianeta, sia stato ucciso proprio dal suo protettore che, vedi caso, ne ha preso il posto. Quando la ragazza chiede spiegazioni al diretto interessate, questi glissa. Ma guarda un po’, eh.

(Continua…)

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