“Bonjour Casimiro” – Alberto Samonà


Voto: 5 stelle / 5

“Bonjour Casimiro. Il barone e la villa fatata” è il titolo dell’ultimo romanzo di Alberto Samonà, pubblicato per Rubbettino a ottobre 2021. Un esperimento letterario riuscito in un genere che è a metà tra il romanzo storico e di formazione e il saggio.

Trama di Bonjour Casimiro

La storia narra di un uomo contemporaneo che viene a trovarsi quasi per caso a contatto con il mondo rarefatto di una famiglia aristocratica siciliana, che a partire da i primi anni Trenta decise di lasciare la città, Palermo in questo caso, per stabilirsi in una villa di famiglia immersa nel verde delle colline di Capo d’Orlando, all’ingresso dei monti Nebrodi.

Comincia da questo incipit la storia reale di tre fratelli che diedero il proprio contributo importantissimo alla cultura italiana: Lucio Piccolo, celebre poeta scoperto da Eugenio Montale; Casimiro Piccolo, acquarellista e fotografo, Agata Giovanna, esperta di botanica.

I tre vissero la propria dimensione in questa casa collinare, lontani dal caos cittadino e dallo svolgersi della storia che, nel frattempo, conosceva eventi di ogni genere, ma rispetto ai quali i nostri sembravano totalmente noncuranti, immersi nelle loro speculazioni culturali e spirituali e, soprattutto, guardando il frenetico divenire del mondo da un punto di osservazione privilegiato quale la propria villa immersa nella natura.
E in effetti questo non fu un isolamento come si potrebbe pensare a prima vista, ma l’occasione per stringere legami, rapporti, scambi epistolari, con intellettuali di mezza Europa.

Recensione

Fin qui la storia vera, da questo momento incomincia il gioco letterario di Samonà. Il protagonista della vicenda narrata, Giulio, si reca in questo luogo molti decenni dopo per partecipare a un convegno e vi resta ammaliato.

È catturato dalle energie dei boschi e dei giardini della villa, a contatto con una dimensione che, sfuggendo alle leggi di spazio e tempo, immerge il protagonista stesso e i lettori in atmosfere misteriche. Legami con le forze della natura, dialoghi impossibili con gli animali o con spiriti della terra e delle acque.

Un viaggio fantastico nella dimensione onirica del Barone artista di Calanovella, quel Casimiro Piccolo, che nei propri acquerelli rappresentò proprio questi incontri fatati, impossibili da cogliere agli occhi di un uomo immerso nella sola realtà fenomenica, ma evidenti per chi va oltre, per guardare all’assoluto e alle sue leggi. Ciò che nelle pagine appare possibile proprio nella “villa fatata”, Villa Piccolo, appunto.

Il libro è anche l’occasione per volgere uno sguardo ai sonnolenti salotti della nobiltà siciliana, sempre più stantii e svuotati di contenuto, a fronte di un’aristocrazia dello spirito di cui i tre fratelli, con la loro madre, la baronessa Teresa, e il loro cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa, furono tra gli ultimi esponenti.
“Bonjour Casimiro” è un libro di Samonà, in cui la dimensione reale e quella del Mito si sovrappongono fino a diventare un’unica possibilità di lettura. Queste pagine raccontano anche di culti antichi, di isole lontane, e di energie forse increate, che attraversano i secoli per giungere fino a noi. Pagine, scritte in modo elegante per un romanzo di cui si invita alla lettura.

Maurilio De Angelis

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