“Cassandra” – Christa Wolf


Voto: 3 stelle / 5

Dal 2020 le Edizioni e/o propongono nell’elegante collana Le cicogne una nuova edizione di “Cassandra”, di Christa Wolf, con la postfazione che la traduttrice e scrittrice Anita Raja firmò nel 1984.

Trama di Cassandra

“Cassandra” è un lungo monologo condotto dalla protagonista Cassandra, figlia di Priamo, re di Troia, lirico e evocativo, che ripercorre tutto il ciclo troiano dal punto di vista del femminile.

In questo libro Enea è un personaggio molto presente nell’amore che vive con lei, mentre Achille è “una bestia”.

Recensione

Mi sono avvicinata a questo libro, scelto dal gruppo Book Club Italia come lettura condivisa di maggio, forte del fatto di aver letto L’Iliade appena l’anno scorso.

Invece non ero affatto preparata alla riscrittura della Wolf.

“Pensavo che essere adulti consistesse in questo gioco: perdere sé stessi”

Credo che per apprezzare in pieno “Cassandra” occorra avere molta confidenza con la materia, perché ci si muove molto nel non detto, non esplicato. Se si cerca una trama, un bandolo della matassa, non si viene aiutati.

Grazie alla postfazione ho potuto dedurre che con “Cassandra” Christa Wolf conferma il suo impegno di denuncia e sensibilizzazione sui soprusi di una società patriarcale e in particolare sulla situazione della donna, che tanto ai tempi dei troiani quanto in certi sistemi dell’era contemporanea non ha modo di ribellarsi apertamente.

“Straziare la donna per ferire il maschio”

Quelle presenti in “Cassandra” sono donne private dei loro compagni e rinnegate dai loro padri, usate come merce di scambio o sacrificale. Il personaggio di Cassandra si fa allegoria di tutte le voci femminili inascoltate o messe a tacere.

“Io resto.

Il dolore ci ricorderà di noi. Grazie ad esso, dopo, se ci riincontreremo, e qualora un Dopo esista, potremo riconoscerci”

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