” La chiesa della “cipolla” a due passi da Dante” – Alessandra Maltoni


Voto: 4 stelle / 5

Celebrare la figura di sua nonna, nell´anno del suo centenario, scrivendo un saggio incentrato sulla chiesa di san Giovanni Battista a Ravenna, conosciuta come la “chiesa della cipolla“: è quello che fa Alessandra Maltoni ne “La chiesa “della cipolla” a due passi da Dante” (In.Edit 2021). Ringraziamo l’autrice per la copia digitale in omaggio.

Trama de La chiesa della “cipolla” a due passi da Dante

Attraverso una attenta e minuziosa ricerca di testimonianze, resa difficile anche dal periodo della pandemia, la scrittrice raccoglie informazioni e curiosità su questo luogo di culto, a cui la nonna era devota e affezionata.

Ne nasce una descrizione minuziosa, a partire dall´origine del nome, associato ad una fiera primaverile che si svolgeva sul sagrato. Vengono citate le trasformazioni dovute ai restauri che ne hanno cambiato il volto nel corso del tempo, ma soprattutto ne viene sottolineato il valore sociale.
La chiesa come luogo di aggregazione, come punto di fulcro in cui ruota la vita quotidiana del paese, in cui i ragazzi si ritrovano, anche grazie alla figura di un sacerdote carismatico e attento : padre Torello.
Fiorentino di nascita, egli seppe , con la sua presenza semplice ma autorevole , aiutare i più bisognosi, sostenere i giovani: “portò luce nella zona di Ravenna , rinfrancò anime...” scrive di lui l´autrice.
Ad avvalorare la descrizione di Padre Torello, alcune testimonianze di uomini politici, di personaggi divenuti di rilievo, che hanno vissuto la loro fanciullezza intorno alla chiesa di San Giovanni Battista.

Recensione

Dalle ricerche effettuate dalla scrittrice, emerge che l´edificio di culto, di stile barocco, é legato a doppio filo alla poesia, principalmente perché essa sorge a due passi dal luogo di sepoltura di Dante. Dai documenti risulta inoltre che i genitori di Giovanni Pascoli celebrarono il loro matrimonio proprio in questa chiesa e diversi scrittori di fama minore ebbero in qualche modo, l’opportunità di incrociare il proprio cammino con la chiesa di san Giovanni.
Leggendo il saggio, si ha l´immagine di un mondo vissuto di cose che, seppur semplici , erano sempre apprezzate, un mondo rurale fatto di aggregazione e di condivisione, un mondo in cui al centro di tutto era
l’uomo, in cui il era il tempo con le sue stagioni a scandire la vita.

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