“Cleopatra. L’ultima regina d’Egitto” – Christian Jacq


Voto: / 5

“Cleopatra. L’ultima regina d’Egitto” è un libro di Christian Jacq del 2012, composto da 333 pagine e appartenente al genere storico/narrativo. Dello stesso autore, Amantideilibri.it ha recensito anche “Nefertiti. La regina del sole” (2013).


Trama di Cleopatra

cleopatra-copertinaCleopatra è ostacolata nel suo tentativo di regnare da suo fratello Tolomeo XIII, che è solo un adolescente viziato, e dall’eunuco Fotino e l’erudito Teodoto, che manovravano il piccolo sovrano come fosse una marionetta.

In più, si aggiungeva sua sorella Arsinoe, che bramava il ruolo di Cleopatra e desiderava vederla morta. Costretta a fuggire da Alessandria per salvarsi la vita, raduna un piccolo esercito, ma in questo scenario fa la comparsa Giulio Cesare, emissario di Roma che verrà incantato dall’imperatrice e si troverà invischiato in una guerra che lo terrà lontano dalla sua terra.

Recensione

Ho sempre ammirato Cleopatra: donna forte, che non si lascia intimorire nonostante stiamo parlando di un tempo in cui le donne non avevano potere, che è una donna con la D maiuscola. Fatta questa premessa, ho iniziata questo libro piena di aspettativa, perdendo interesse man mano che procedeva la lettura. La storia è quella che tutti conosciamo, ma è narrata in maniera romanzata, però è come se mancava qualcosa. Era una narrazione un po’ piatta, priva di pathos, che non mi ha coinvolta: mi sembrava di leggere un libro scolastico, con l’unica differenza che qui ci sono discorsi diretti. È il primo libro di carattere storico che leggo, quindi non posso fare paragoni con altri dello stesso genere, però dato che la storia è romanzata me l’aspettavo un po’ diverso. Tra l’altro, nel trafiletto laterale in cui viene sintetizzata la trama, si può leggere:

[Cleopatra] Vuole avere un figlio da lui [Cesare], un maschio che sia riconosciuto da Roma come faraone e possa quindi regnare in pace. Ma, dopo la nascita di Cesarione, Cesare viene ucciso e Cleopatra si ritrova a fronteggiare avversari ancor più decisi a sbarazzarsi di lei. Finché, contro l’orizzonte della Storia, non si staglia la figura di Marco Antonio…”

Bene, la storia termina con Cleopatra, dopo pochi mesi la nascita di Cesarione, che nel tempio di Dendera, viene elevata spiritualmente a Osiride, quindi circa tre anni prima la morte di Cesare. Poi c’è un epilogo, ambientato nel 1828, dove l’archeologo Champillion si trova nel tempio di Dendera, dove vede un basso rilievo raffigurante la regina e suo figlio, e da lì ripensa ai momenti più importanti della sua storia, tra cui la morte di Cesare, l’amore dato a Marco Antonio e il suicidio per non sottomettersi all’assassino di suo figlio. Quindi tutto quel paragrafetto, di cui mi sarei aspettata lo svolgimento in alcuni capitoli, si è ridotto a due righe. Lo consiglio solo a chi piace il genere, ma mi ritengo delusa. Leggerò l’altro libro che ho dello scrittore solo per vedere se magari la narrazione sia un po’ più coinvolgente.

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