Destra sinistra sinistra destra: Jenny la tennista (1)

Jenny la tennista (o meglio Ace o nerae) è una serie sportiva in 26 episodi risalente al 1973.


Jenny la tennista: i personaggi

Jenny Nolan (vero nome Hiromi Oka) ha quindici anni. Frequenta il Liceo Nishi, famoso per la scuola di tennis, disciplina che lei adora. Peccato non abbia la minima fiducia nelle proprie capacità. Il suo idolo è Reika, detta anche Madama Butterfly per via della grazia con cui gioca. È la giocatrice più forte della scuola. Tratta la protagonista con la bonaria condiscendenza tipica di chi è consapevole d’essere superiore. Ma è sempre pronta a darle un minimo di sostegno.
Il primo episodio serve a passare in rassegna i personaggi più importanti. Di Reika si è già detto. Mary, esuberante e vivace, è la più cara amica di Jenny. Evelyn è la cattiva: si capisce dall’espressione severa e dagli occhi. Teddy è il campione della squadra maschile. Jenny ha una cotta per lui, ma non trova il coraggio di farsi avanti. Fondamentale la presenza dell’ex campione Jeremy ‘O Connors, incaricato di occuparsi della squadra femminile. È stato nominato allenatore della squadra femminile. Tipico esempio di allenatore/sensei, duro e inflessibile, capace di inventarsi chissà cosa “per il tuo bene”. Il suo arrivo genera una situazione di squilibrio. Intanto batte Reika, umiliandola. Poi, non contento, segnala Jenny per la partecipazione al torneo regionale. Gli è bastato guardarla per intuire le sue grandi potenzialità.
Da questo momento, per la protagonista comincia l’inferno. Si ritrova circondata dall’ostilità generale. Le cattiverie e le insinuazioni sul suo conto si sprecano, soprattutto da parte della crudele Evelyn, esclusa per fare posto a lei. Le giocatrici più anziane non sono per nulla d’accordo con la decisione dell’allenatore, il quale si guarda bene dal giustificarla. Dichiara soltanto che, secondo lui, in ogni disciplina sportiva le cose più importanti sono due: la determinazione e la capacità di concentrazione. Intanto Jenny si ritrova isolata. Però stringe i denti e resiste: «Devo dimostrare a me stessa e agli altri che posso anch’io diventare una giocatrice professionista!».

La crescita di Jenny

Evelyn chiede di poterla affrontare in un incontro. Vuole capire perché l’allenatore l’ha preferita a lei. La vincitrice andrà alle semifinali. Sorpresa: vince Jenny. La sua avversaria, infatti, pensa più a mettersi in mostra che a giocare, mentre lei rimane concentrata. I suoi miglioramenti sono netti e visibili. E le sue compagne sono costrette a ricredersi.
La competizione non le dà grandi soddisfazioni. Certo, batte la prima giocatrice, una certa Peters. Dopo, però, le tocca la fortissima Rosy ‘O Connors che la straccia. Il morale le finisce sotto la suola delle scarpe, ma pensa Jeremy a motivarla: «Ed è per questo che dobbiamo allenarci tanto. Ognuno è solo quando è in campo». Lo sport richiede il massimo impegno, dentro il campo e fuori: «Puoi contare solo sulle tue capacità, e quindi devi sfruttarle a fondo».
Jenny comincia ad amare il tennis. E questo nonostante le perfide macchinazioni di Evelyn, che falliscono tutte, grazie anche a Reika. Intanto, la simpatia fra Teddy e la protagonista sembra crescere.
Durante un torneo regionale, viene organizzato un singolare contro Madama Farfalla. La quale, com’è prevedibile, vince, ma prende paura. Sì, perché deve faticare più del previsto. Il primo set è una passeggiata, ma il secondo no. Jenny ce la mette tutta, e perde con onore, memore, forse, delle parole di Rosy ‘O Connors: Quando siamo in campo non c’è alcuna differenza fra un avversario e l’altro: siamo delle tenniste che credono in quello che fanno, e chiunque sia l’avversario, dobbiamo dare il meglio di noi stesse.
Intimorita dai suoi progressi, Reika la ricatta: o la mia amicizia, o il tennis. La protagonista, stanca di malintesi, pettegolezzi e malignità, comunica a Jeremy di voler mollare tutto. L’allenatore prende atto della decisione, anche perché intuisce che durerà lo spazio di appena un episodio. Ci pensa Teddy a farle cambiare idea. Per fortuna, durante un altro torneo, questa volta distrettuale, Jenny batte una tennista fortissima, diventando così molto popolare.

Un finale in crescendo

L’episodio numero 13 è fondamentale per tutto quel che vi accade. Il Consiglio della Lega Scolastica per il Tennis accetta la proposta di Jeremy di far partecipare la sua protetta alle selezioni nazionali. Ma Evelyn non potrà più giocare a tennis. I muscoli del braccio destro si stanno atrofizzando. Per la ragazza è uno shock terribile. Forse è per questo che cambia radicalmente il suo atteggiamento nei confronti di Jenny: ne riconosce il valore e cerca di aiutarla con i suoi consigli e la sua esperienza. Infine, per la protagonista inizia la fase del doppio.
Nel quattordicesimo episodio, invece, ci piazzano lì una Rivelazione che, tutto sommato, tanto sorprendente non è: Rosy ‘O Connors e Jeremy sono fratelli. Non della stessa madre, però.
Torniamo alla novità del doppio. La coppia di punta è formata da Jenny e Reika, che non è molto d’accordo. Oltretutto, la sua compagna si rivela un disastro. Al punto che si rifiuta di giocare con lei. Come se non bastasse, Jeremy minaccia addirittura di toglierla dalla squadra.
L’ennesimo momento difficile, insomma. Ma il doppio è importantissimo, perché insegna il gioco di squadra. È «essere in due, ma contemporaneamente una sola persona». Una è la mano destra; l’altra, la mano sinistra. Ognuna deve pensare come l’altra. Per sviluppare l’affiatamento, però, è necessaria la collaborazione di entrambe. Il che non avviene subito, perché durante il primo incontro Madama Farfalla gioca come se Jenny non esistesse, impedendole di toccare palla. Vorrebbe vincere da sola. Le cose si mettono male: le avversarie sono fortissime.
jenny-la-tennista-reteDurante l’intervallo, la campionessa ragiona e decide finalmente di aiutare la compagna. La coppia si comporta bene, e vince incontro dopo incontro, arrivando in finale. A insaporire il match con un pizzico di pepe, interviene una complicazione. Reika si fa male al braccio destro per colpa di un incidente automobilistico. Ma non pensa nemmeno a ritirarsi. Gioca nonostante l’infortunio, come parecchi suoi colleghi e colleghe. Naturalmente, l’altra squadra se ne accorge e concentra gli attacchi su di lei. Ne viene fuori un’autentica battaglia dalla quale sono Jenny e Reika ad uscire vittoriose (e stravolte).
Gli ultimi quattro episodi grondano avvenimenti. Nonostante le sue condizioni, Evelyn chiede e ottiene di poter disputare l’incontro di addio al tennis. Intanto, Teddy dichiara il proprio amore a Jenny, che si sente al settimo cielo. Ci pensa Jeremy a raffreddare l’entusiasmo della ragazza, imponendole un aut aut: o il tennis o l’amore. Non è ancora il momento di essere innamorati. Lo sport, in queste serie, diventa un’esperienza totalizzante, che deve escludere qualunque altra cosa: «Se c’è qualcos’altro che ti interessa, oltre al tennis, io te lo toglierò, te lo farò dimenticare, qualsiasi cosa sia». I sentimenti sono visti come una pericolosa distrazione. Jenny deve tenere alta la concentrazione e pensare soltanto a giocare. Lo scopo di Jeremy è portarla ai vertici mondiali. Per questo chiede a Teddy di aspettarla. I due, incredibilmente, accettano. Si comincia a intuire che fra allenatore e allieva esista un legame non dichiarato. Diversamente non si capisce la gelosia dell’allenatore.
Dopo un’estate trascorsa ad allenarsi duramente in un centro sportivo, Jenny deve superare l’ennesimo esame. I membri della commissione incaricata di scegliere gli atleti della squadra nazionale, infatti, sono molto indecisi su di lei. Le propongono allora una sfida con Madame Butterfly. Se vince, il posto è suo. L’incontro è interminabile. Dura ore e ore. E trascende la propria funzione. È Jeremy stesso a commentare: «Non è più importante chi vince o chi perde, ma l’impegno che le due ragazze ci hanno messo». Quasi a voler sottolineare una volta di più l’infaticabile spirito battagliero della protagonista. La cui vittoria costituisce la sua consacrazione. Il finale sembra però monco. Si chiude – o meglio, si apre – sul ritorno della ragazza in città insieme agli altri protagonisti.

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