“Eredità” – Vigdis Hjorth


Voto: 4 stelle / 5

“Eredità”, dell’autrice norvegese Vigdis Hjorth ,è stato pubblicato da Fazi Editore nel 2020. Ha le caratteristiche di una faida familiare quella che Bergljot, nel suo monologo, racconta.

Trama di Eredità

Un’iniqua ripartizione dell’eredità è l’argomento da cui si dipana tutta la storia. D’altro canto Bergljot ammette di essersi lasciata alle spalle la famiglia d’origine: rinnegarla è stato l’unico modo per poter andare avanti.

“Avevo capito che le due case ricche di tradizione e ricordi che la famiglia possedeva erano passate di proprietà alle mie due sorelle, senza che nostro fratello ne venisse informato”

Da prediletta tra i quattro figli, Bergljot si è ritrovata rifiutata. Pian piano si svelano i retroscena: segreti inconfessabili i quali hanno portato a decisioni ingiuste in merito a quell’eredità che è l’oggetto ricorrente di tutto il libro.

“Non avevo scelta: se volevo sopravvivere, se non volevo sprofondare dovevo tenermi alla larga”

Recensione

Del romanzo nordico non ha le tipiche lunghe descrizioni ambientali, anzi i luoghi sembrano quasi non avere rilevanza. Lo accomuna invece una buona introspezione psicologica, oltre alla particolarità dello stile sobrio e scorrevole, con un uso preciso dei termini dove viene tralasciato ciò che non è necessario.
Inizialmente può risultare ripetitivo con il tema ricorrente di questa pesante eredità, ma la storia si avvia quando, nel suo avvicendarsi tra presente e passato, si addentra nell’intimo dei personaggi più importanti, nelle sofferenze della protagonista, nel frugare nella sua infanzia perduta e nella sopportazione taciuta che ha bisogno di esplodere.

“La cosa più difficile (in un conflitto) è quando entrambe le parti si identificano nel ruolo di vittima, ne hanno bisogno e non vogliono rinunciarci”

Il lettore comunque saprà per chi parteggiare. Starà dalla parte di chi ha bisogno che le verità non ascoltate per troppo tempo, soffocate con la disattenzione, con l’incuria e con le paure, vengano alla luce e le colpe siano ammesse.

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