“Gli aspetti irrilevanti” – Paolo Sorrentino

“Non voglio diventare grande, lasciatemi bambina per sempre. Voi grandi siete osceni.”


Voto: / 5

Ecco uno dei personaggi più profondi del libro che andiamo a recensire. Un momento di profonda comprensione di una bambina nei confronti di una debole società adulta che si offre come educatrice.

Dopo aver letto “Hanno tutti Ragione” dello stesso autore, ancora prima del premio al film “La Grande Bellezza”, ci siamo tutti innamorati del suo modo di osservare gli esseri viventi e di saperli descrivere in maniera così approfondita. La narrazione ritmata e convulsa è un sistema di assimilazione di informazione per il lettore molto delicato, dove ad ogni personaggio avviene una profonda trasformazione in chi lo sta leggendo e quindi a chi lo sta pensando.

Recensione Gli aspetti irrilevanti

Sorrentino con questo suo libro, “Gli aspetti irrilevanti” edito da Mondadori entra negli Oscar Bestsellers, ci offre una serie di estratti umani importantissimi. È capace come sempre di scorgere i particolari e di commuovere, smuovere, descrivere, inorridire il lettore, passando ad una minuziosa carrellata di personaggi immaginari ma non troppo, reali quanto basta, che raccontano la pochezza e la virtù del nostro tessuto sociale.
Gli aspetti irrilevanti è scritto e narrato in maniera singhiozzata, quasi come se ogni frase non fosse connessa alla successiva, ci evoca come un analista dei giorni nostri, le idee e le emozioni delle molteplici e complesse personalità che siamo e che scorgiamo tutti i giorni. Quando lo si legge e lo si vive, Sorrentino è capace di farci amare il malavitoso quanto la ragazzina frivola, connettendo passati dolorosi di spessore sociale impattante. Lo definiamo “Un libro da leggere lentamente,” prendendosi momenti di pausa tra le foto di Jacopo Benassi, che ci spinge a curiosare gli scatti che anticipano i personaggi con l’occhio neutrale, e ci sfida a comprendere quanto lo scrittore sia andato lontano dalla realtà. Lentamente si immagazzina quindi, e si respira ogni singolo dettaglio fino ad una trasformazione profonda del nostro modo di osservare gli esterni a noi. “Gli altri”. L’ennesima trasformazione quindi, che Paolo Sorrentino ci invita a fare, mettendo da parte il nostro senso politico o civile, come già ha provato a solleticare nei due film su Silvio Berlusconi. ” Loro 1 e Loro 2.”
Scrive: “E’ così che si fa ad una certa età con le ragazze. Si aspetta senza speranza. Se loro ti aprono degli spazi non ti ci buttare come facevi a venti, trenta e quarant’anni. Aspetta ancora. Potresti aver equivocato. E non è più tempo di figure di merda.
Non ci si riprende più.
Una vita di delusioni tende a non sopportarne ulteriori. E ogni umiliazione è un altro passo verticale nella la bara.”

A chi è consigliato questo libro?

copertina gli aspetti irrilevantiEssendo un libro della nostra epoca, attuale e calzante su molti aspetti, il consiglio nostro è quello di divulgarlo in maniera semplice agli studiosi di società, ai cinematografi giovani affinché gli sia di ispirazione per creare personaggi di diverso spessore e ai filosofi ( o a chi si ritiene tale ) che hanno intenzione di riflettere ed imprimere dentro di loro un momento di compassione epocale, di analisi leggera e spensierata, accettando la profonda e delicata situazione generale di storie e di eventi.
A volte duro e spiazzante, a volte leggermente gonfio di fantasia ma sempre troppo vicino alla realtà fino a scomodarci da ogni dubbio, raccontando di personaggi realmente esistiti e di politici italiani realmente attivi in periodi temporali diversi ma che hanno cambiato per sempre la nostra storia. Con questo libro meraviglioso a nostro avviso, scopriamo la natura delle cose sotto un punto di vista profondo e senza tempo, che ci permette di superare le dimensioni della nostra vita quotidiana aggiungendo valore ad ogni riga, ad ogni occhio, ad ogni mano che incontreremo.
Scrive ancora: “Tempo fa, ha avuto un’intuizione che non ha perseguito: La laicità è figlia sporca della pigrizia e dell’ostinazione. La laicità è scontata, ed io, non ho mai desiderato essere una donna scontata“.
Un nuovo capolavoro breve e semplice che porta in auge ancora una volta Sorrentino come scrittore senza eguali, e lo premia a nostro avviso come un nuovo Pasolini Con la stessa e profonda voglia di toccare l’animo umano descrivendone le bruttezze e i bassi costumi, gli istinti e i desideri sempre meno nobili che ci contraddistinguono.

Scrive: “In mancanza dell’immortalità,dobbiamo interpretare la vita come un perpetuo appuntamento con l’anarchia.

Nel complessivo lavoro, la nostra votazione nella recensione de Gli aspetti irrilevanti è 7,5.
Chi non apprezza il lavoro culturale che Sorrentino ha dato nel corso di questi anni tra cinema e letteratura, abbasserà il voto solo per fastidio, ma siamo convinti che sorriderà come abbiamo sorriso noi, nel leggere personaggi tanto complessi quanto nostri, e magari esulterà se non l’ha fatto a suo tempo, agli Oscar Italiani che meritano di essere osannati.

Lode a Sorrentino quindi, e a chi leggerà questo bellissimo lavoro Antropologico.

Emanuel Rea Berardicurti

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