“I buoni vicini” – Sarah Langan


Voto: 5 stelle / 5

Pubblicato in Italia da Sem nel 2021, “I buoni vicini” di Sarah Langan è un romanzo che consigliamo a chi ama fare a pezzi le apparenze e guardare la realtà dritto in faccia. Ringraziamo la casa editrice per la copia digitale omaggio.

Trama de I buoni vicini

Siamo a Long Island nel 2027, in piena estate e c’è un caldo che toglie il respiro. Gertie Wilde si è trasferita in quella strada un anno prima con la sua famiglia, ma fa fatica a farsi delle amicizie in un quartiere di cui non è all’altezza. Viene da Brooklyn e il marito, Arlo, è un ex rocker tatuato: troppe pecche per la gente di Maple Street in cui Rhea Schroeder, docente universitaria e madre esemplare sembra essere una regina. Eppure le due donne diventano amiche, come le loro figlie, Julia e Shelly. Una sera però, Rhea alza un po’ il gomito e comincia a fare a Gertie delle confidenze molto personali, è il genere di riflessione che una donna come lei non osa fare nemmeno con sé stessa.

Quando a Maple Street si apre una dolina che sembra voler inghiottire tutto, tutti sono comprensibilmente sconvolti, ma è nulla in confronto a ciò che sta per accadere nella vita di quelle persone….

Recensione

“I buoni vicini” inizia in maniera un po’ confusa: i personaggi di Maple Street sono molti e “familiarizzare” con tutti all’inizio non è stato semplice. Consapevole di questa difficoltà, l’autrice inserisce tra i capitoli, oltre a una mappa della strada, l’elenco dei suoi abitanti, periodicamente aggiornato. Ma una volta aperta la voragine tutto appare più chiaro: è come se la dolina squarciasse il velo di mistero che aleggiava sui personaggi fino a qualche attimo prima, è da questo momento che essi si rivelano per ciò che realmente sono. E’ come se quello squarcio nella strada fosse un proiettore in quelle anime, venuto lì per illuminare il loro vuoto, per palesare la loro aridità.

Anche il surriscaldamento globale risiede in Maple Street, l’afa che rende l’aria irrespirabile accompagna i protagonisti a ogni passo come a ogni staticità, mentre a noi sembra di sentirlo sulla nostra pelle quel sudore che ci rende così vulnerabili. L’autrice scherza sulla questione, costruendo una storia che ha del surreale, ma quello di Sarah Langan è un monito: “Facciamo attenzione” – sembra volerci dire – “siamo sicuri che la terra non possa crollarci sotto i piedi da un momento all’altro?”

E’ scontato detestare Rhea Schroeder, ma l’autrice riesce a renderla umana: questa donna algida e distante all’inutile ricerca di una disumana perfezione è il prodotto di una grande delusione, che ha radici lontane, quando arrivano in superficie, la odiamo un pò di meno, vorremmo abbracciarla, aiutarla, tranquillizzarla.

L’autrice ci regala una speranza: si può ascoltare la propria coscienza ed essere persone migliori.

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