“Il tempo di vivere con te” – Giuseppe Culicchia


Voto: 4,5 stelle / 5

Giuseppe Culicchia è nato e cresciuto a Torino da padre siciliano e madre piemontese. Nel 1994 pubblica il suo primo romanzo “Tutti giù per terra” e da quell’anno inizia a collaborare con l’inserto “Tuttolibri” del quotidiano La Stampa, occupandosi di autori stranieri. Con il libro “Il paese delle meraviglie” ha affrontato il tema degli anni di Piombo. I suoi libri sono stati pubblicati in quasi tutti i paesi europei. Abbiamo letto il suo più recente, “Il tempo di vivere con te”, pubblicato dalla casa editrice Mondadori (collana Strade Blu) a febbraio 2021. Ringraziamo la casa editrice per la copia omaggio.

Trama de Il tempo di vivere con te

Walter Alasia, di anni venti, era figlio di due operai di Sesto San Giovanni. Giovanissimo aveva cominciato la sua militanza in Lotta Continua, ma poi era entrato nelle fila delle Brigate Rosse. Nella notte tra il 14 e il 15 dicembre 1976 la polizia fece un blitz a casa dei suoi genitori per arrestarlo. Lui aprì il fuoco, e nel giro di pochi istanti persero la vita il maresciallo dell’antiterrorismo Sergio Bazzega e il vicequestore di Sesto San Giovanni Vittorio Padovani. Subito dopo tentò di scappare, ma venne raggiunto dai proiettili della polizia.

Giuseppe all’epoca ha undici anni e Walter è suo cugino. Ma in realtà è molto di più: è il fratello maggiore con cui non vede l’ora di passare le vacanze estive, che gli insegna a giocare a basket, che lo carica sul manubrio della bicicletta e disegna per lui i personaggi dei fumetti che ama. È un ragazzo affettuoso, generoso, paziente, e agli occhi di Giuseppe incarna un esempio.

Le cose che si vogliono bisogna sapere prendersele… io sono uno dei tanti che pensano di cambiare qualcosa… penso che la tua libertà te la devi costruire.

In questo memoir asciutto e allo stesso tempo accorato Culicchia ricostruisce ciò che da bambino sapeva di Walter, scavando nei propri ricordi alla ricerca dei germi di ciò che sarebbe stato, e lo confronta con quello che crescendo ha appreso di lui dalla sua famiglia, ma anche dai giornali e dai libri di storia. E così facendo racconta gli anni della lotta armata e del terrorismo da una prospettiva assolutamente unica. Non c’è vittimismo, non c’è retorica, c’è il dolore di un bambino che a undici anni perde in una sola notte un affetto immenso e tutte le certezze che credeva di avere, unito alla lucidità di un grande scrittore che ha cercato per oltre quarant’anni la giusta distanza per raccontare questa storia.

Recensione

Ne “Il tempo di vivere con te” Giuseppe Culicchia ha voluto omaggiare Battisti dando come titolo al suo romanzo una frase presa dalla canzone “I giardini di Marzo”.
Il libro biografico vede le vicende degli anni 70, i cosiddetti anni di Piombo, ma allo stesso tempo racconta l’altra faccia della medaglia.

Dai libri di storia abbiamo studiato le dinamiche di quegli anni: le Brigate Rosse, il terrorismo, gli scioperi ma non abbiamo mai approfondito i perché di quelle rivoluzioni.
Il protagonista del romanzo è il cugino dell’autore, e attraverso di lui racconta le vicende di quegli anni.
Walter Alasia per Giuseppe non è solo un cugino ma è molto di più. Un fratello maggiore, una figura sul quale fare affidamento, da prendere come esempio. Ecco chi era Walter per lo scrittore.

Egli è morto in una fredda notte di dicembre e il modo in cui viene descritta questa scena mi ha fatto rabbrividire. Nel libro sono presenti le testimonianze dei genitori e del fratello di Walter che raccontando quel giorno e leggerlo mi ha commossa. Alla fine era solo un ragazzo di vent’anni che voleva migliorare lo Stato, renderlo uguale per tutti. I suoi modi e quelli degli altri ragazzi erano sbagliati, questo non lo metto in dubbio, ma li comprendo o almeno ci provo. Perché penso che bisogna sempre vedere l’altro lato della storia non solo uno.

Il suo modo di lottare lui l’aveva scelto non per morire ma per vivere, vivere libero.

Il libro oltre a raccontare le vicende italiane di quegli anni, menziona momenti di vita quotidiana della famiglia Culicchia e Alasia, corredate con delle fotografie di famiglia.
Premetto che di solito i generi biografico e storico non fanno per me ma devo ammettere che questo libro l’ho trovato molto istruttivo.  

Lo consiglio agli amanti della storia italiana e non. Questo libro non è solo un argomento da studiare ma è anche da capire.

Commenti