“L’amore finché resta” – Giulio Perrone


Voto: 5 stelle / 5

Giulio Perrone, conosciuto per i romanzi “L’esatto contrario” e “Consigli pratici per uccidere mia suocera”, in L’amore finché resta (HarperCollins) ci racconta dal punto di vista maschile le dinamiche mentali di un uomo quando viene lasciato e il suo modo di rimettersi in carreggiata, errori compresi.


Trama L’amore finché resta

copertina l'amore finché restaQuartiere Parioli. Tommaso è in mezzo alla strada, una valigia fatta alla bell’e meglio, l’immancabile abbonamento per la Roma in tasca e nient’altro. Ha quarant’anni e non avrebbe mai pensato di trovarsi improvvisamente senza moglie, casa e lavoro.

La vita che Tommaso ha attentamente costruito negli anni, in equilibrio su un lavoro poco impegnativo e poco redditizio (psicoterapeuta per un ristretto numero di scombinati pazienti) e sulla rendita elargita dai facoltosi suoceri, crolla nei pochi minuti in cui sua moglie Lucrezia liquida il loro matrimonio come un completo fallimento.

Adesso si ritrova solo, schiacciato da quello che ha fatto, ma soprattutto da quello che non ha fatto. Costretto a tornare ad abitare a casa della madre, in un quartiere popolare, inseguito dai creditori, Tommaso prova a reinventarsi in un saliscendi di equivoci, opportunità mancate e idee geniali non coltivate fino all’ultima, incredibile idea…

Recensione

Il protagonista, Tommaso Leoni, ha vissuto la sua vita amorosa e non, seguendo delle regole. Una specie di manuale mentale dove si appuntava, in base alle sue esperienze e alle parole di suo padre, i consigli utili e gli errori da non commettere mai. Alla fine, però, arriva ad una conclusione: in amore non ci sono regole o meglio ce ne solo una, l’amore finché resta.

L’ironia con cui il protagonista affronta le varie difficoltà che gli si presentano ti fanno capire che non tutto è perduto, basta avere un po’ di coraggio e di ottimismo.

La storia svolge delle tematiche molto importanti per il protagonista: il rapporto padre-figlio, la passione sfrenata per la Roma, l’amicizia, il rapporto con la mamma, il rapporto con le donne e, infine, il lavoro.

Può essere considerato un romanzo maschilista visto la storia raccontata e il suo punto di vista ma in realtà l’ho trovato molto utile, simpatico, ironico e bello.

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