“La lettera scarlatta” – Nathaniel Hawthorne


Voto: 4,5 stelle / 5

“La lettera scarlatta” (1850) è un romanzo storico? Forse, perché stando al suo autore questa storia è realmente accaduta, con tanto di documenti a provarla. Ma poiché abbiamo davanti Nathaniel Hawthorne, e non uno scrittore qualsiasi, rimane difficile stabilire quanto ci sia di reale e quanto di immaginario, in una vicenda di cui lui si definisce semplice cronista.

“In campo nero, una lettera A scarlatta”

Trama de La lettera scarlatta

La vicenda si apre a fatto già compiuto, e segue le conseguenze. Siamo a Boston, nel 1642. La vedova Hester Prynne, con la sua bambina appena nata tra le braccia, esce dalla prigione dove è rimasta detenuta per un motivo ben preciso, essere messa alla gogna (letteralmente) davanti a tutto il villaggio.

Sul suo abito campeggia una lettera, una A di colore rosso fiammante. La donna è infatti un’adultera, e la bambina che ha da poco dato alla luce non è figlia di suo marito, ritenuto scomparso se non morto, ma del suo amante. Emarginata dalla società di cui faceva parte, Hester stabilisce la sua dimora in un cottage vicino al mare, in compagnia della sua bimba, Pearl. Il padre della bambina, che con lei condivide la colpa, è la persona più insospettabile, ma non ha il coraggio di condividere il suo destino…

Recensione

Come dicevamo, l’ambientazione è la Nuova Inghilterra puritana del Seicento. I personaggi principali sono pochi ma ben delineati, potenti nella loro combinazione umana di pregi e difetti: per prima Hester Prynne, piegata dalla sua colpa ma allo stesso tempo fiera e orgogliosa. Il reverendo Dimmesdale, giorno dopo giorno sempre più provato nel fisico dal suo peccato, e descritto come uomo debole e poco coraggioso.

Roger Prynne, che si presenta alla moglie ma decide di celare la sua identità: da quel momento, il suo scopo sarà la vendetta verso l’amante di lei. Infine la piccola Pearl, una strana bambina, quasi una creatura fatata, forse anche a causa delle circostanze della sua nascita. Intorno a loro si muove il resto della società, persone dure, molto religiose, la cui gran parte considera la colpa di Hester Prynne come meritevole di morte.

Non è esagerato considerare questo romanzo un classico, anche per la capacità di fornire spunti di riflessione su tanti temi, dall’espiazione, alla religione, alla vendetta e tanto altro.

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