“La sposa nel lago” – Cocco & Magella


Voto: 5 stelle / 5

Cocco & Magella: gran bell’accoppiata di giallisti e gran bella firma da pubblicare sulla copertina di un nuovo poliziesco dei loro. “La sposa nel lago”, è nelle librerie dalla fine di settembre 2019, quarto titolo a quattro mani degli autori associati lombardi per i tipi Marsilio (collana Farfalle, 208 pagine 17 euro).


Gli autori di La sposa nel lago

la-sposa-nel-lago-copertinaNuova indagine del commissario Stefania Valenti nel territorio insolitamente giallo (e noir) del lago di Como.

Amneris Magella (precedenza alle signore) è nata a Milano ed esercita una professione indubbiamente efficace per uno scrittore di thriller: è medico legale. Dottore l’una, professore l’altro. Giovanni Cocco, un tantino più giovane ma questo non nuoce all’affiatamento, è laureato in storia e specializzato nell’insegnamento dell’italiano agli stranieri. S’impegna nella co-stesura di storie poliziesche ai lettori italiani ed esteri, dopo aver scoperto, una ventina d’anni fa, le potenzialità auto-terapeutiche della scrittura creativa. L’ha adottata, infatti, per uscire dal tunnel depressivo di una delusione sentimentale, affinandola frequentando i laboratori di Raul Montanari e i seminari di Giulio Mozzi. Ora tiene corsi a sua volta, nei dintorni di Como, lui ch’è lariano all’anagrafe e per affetti.

Quattro mani, due cervelli.

Nel caso di Amneris, un mestiere che aiuta a confezionare credibilmente certi passaggi delle trame, pur sempre necessari nei loro romanzi, sebbene mai esasperati. Per Giovanni, invece, una passione per il giallo d’autore ch’è diventata una professione. Scrive e pubblica, allentandosi dalle delusioni dei primi nove anni di manoscritti inviati ai principali editori italiani e mai presi in considerazione. Ha collezionato qualcosa come trentadue rifiuti prima del debutto editoriale per una casa editrice romana.

Tanto potè l’amore per il poliziesco deduttivo classico, esangue, che nel 2013 i due decisero di associare il rispettivo immaginario, valorizzando allo stesso tempo le atmosfere suggestive del Lago di Como, rese scenari suggestivi di vicende certamente noir ma di un nero elegante e piuttosto soft. Si nota meno insistenza sullo scompiglio dei corpi assassinati e più attenzione alle dinamiche investigative.

Riconoscono d’ispirarsi anche ai romanzi di Camilleri-Montalbano, trasferendo al Nord raffinati casi di omicidi, non esposti alla luce solare della Marina di Porto Empedocle, ma schermati dalle nebbie e dalle ombre del lago e delle montagne lariane.

foto cocco e magella

Quello ch’era nato come una specie di gioco colto di due appassionati di gialli è diventato una saga poliziesca di successo, apprezzata anche all’estero. Del resto, il Como Lake è una location di grande appeal fuori dei confini, complice l’amore di George Clooney per le atmosfere locali. E se un divo di Hollywood mette casa (anzi, villa) sulle sponde del lago, il brand Como-Lario schizza alle stelle.

Trama di La sposa nel lago

La squadra di Stefania Valenti.

Arrivando in zona, a guardare con attenzione non dovrebbe essere difficile incontrare a passeggio intorno al lago una residente della zona, primattrice nelle pagine di Cocco & Magella. Si tratta di Stefania Valenti, commissaria under 50 della Questura di Como, una specie di Montalbano in gonnella, se si vuole.

Tutta casa e lavoro – nel senso che si dedica completamente all’una e all’altro, incontrando e superando difficoltà quotidiane – fa il possibile per gestire al meglio il ménage col compagno Luca e per offrire stabilità alla figlia adolescente Camilla. Nello stesso tempo, si concentra sulle inchieste e mette a fuoco dettagli e connessioni che possono condurre alla soluzione dei casi.

Ne capitano di tutti i colori, soprattutto il profondo nero, sul Lago di Como e in quel di Lecco. Materia di impegno serio per la squadra ben assortita della Valenti: il sardo Piras e il toscano Lucchesi, che con lei rispondono all’affidabile e non privo di fascino commissario capo Giulio Allevi.

Recensione

Un cadavere nel lago

Non sembri esagerato limitare al minimo le indicazioni sulla trama di un giallo che va gustato senza spoiler. Un poliziesco breve – felicemente breve, come questo – sopporta le anticipazioni meno di altri, sicchè meglio limitarsi all’essenziale.

Certo che attorno al lago si muore facilmente. Non si fa in tempo a raggiungere l’area fatiscente di un ex grande fabbrica dismessa a Como, dov’è stato rinvenuto il cadavere percosso di un anziano barbone, che diventa evidente il collegamento con un caso irrisolto, risalente a un mese prima. Un monaco dell’abbazia cistercense di Piona ha trovato il cadavere strangolato e poi sottoposto ad altre ferite di una ragazza nemmeno ventenne, una studentessa legata sentimentalmente al pilota di una compagnia aerea low-cost, vent’anni più maturo di lei, col quale si vedeva saltuariamente, raggiungendolo nell’appartamento, in una lussuosa villa della zona.

Quell’uomo è un presunto colpevole perfetto. Ma si può pensare ad una soluzione tanto scontata? Sarebbe come imputare il maggiordomo!

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