“Nel guscio” – Ian MacEwan


Voto: 5 stelle / 5

“Nel Guscio” (Einaudi 2017) è quel libro che non ti aspetti. L’ultimo lavoro di McEwan è un romanzo breve, iconico e dallo stile tipico e anticonformista. Un thriller che mischia l’attesa ansiosa del delitto a dei lunghi paragrafi di introversione profonda. Un libro forse non adatto a tutti, ma a cui consiglio di dare un’opportunità.


Trama di Nel guscio

nel-guscio-copertinaIl narratore di questo romanzo è particolare, si tratta di un feto che sente tutto quello che succede all’esterno e costretto “nel guscio” non può agire in alcun modo. Da quel punto di vista fuori dal mondo, lui sente i piani della madre Trudy che vuole liberarsi del padre, John Caincross, assieme al suo amante e fratello di John, Claude. Sembra più complicato di ciò che è. L’architettura della trama è ben organizzata, con ogni personaggio che si svela al momento giusto.

Recensione

Possiamo paragonare la situazione all’Amleto di Shakespeare, in una narrazione lineare e facile da seguire. La Danimarca è stata portata nella Londra attuale, in una casa catapecchia sporca e disordinata. Lo scontro è tra un John poeta e idealista e un Claude pieno di soldi e risentimento. Nel mezzo ovviamente una madre nel pieno della tempesta ormonale. Il narratore è intrappolato nel grembo della madre, invece che nei sogni di Amleto, riflette sulla vita e sulla morte, su cosa succede nel mondo e cosa voglia dire camminare ed essere una persona.
Un thriller di cui ci sembra di conoscere tutto, perché sentiamo i piani degli assassini e siamo costretti come il bambino a non poter agire. Un thriller ma anche un romanzo tragico-comico, con dei personaggi un po’ goffi nelle loro pianificazioni, molto realisti e quasi odiosi. Non ci si riesce ad immedesimare con nessuno, se non con il feto. Noi siamo lui, alla fine. Vediamo, sappiamo, ma non riusciamo ad agire.

Beatrice Barbiero

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