“Nel ruggito della spiaggia scossa dalle onde” – Edgar Allan Poe


Voto: 4 stelle / 5

“Nel ruggito della spiaggia scossa dalle onde” è un’ “antologia pirata” tradotta e curata da Mauro Cotone, che presenta alcuni racconti di Edgar Allan Poe, pubblicata nel 2021 da Haiku edizioni nella Collana Settemari. Ringraziamo la casa editrice per la copia digitale in omaggio.

Dello stesso autore abbiamo recensito “Gli incubi di Baltimora” e “Le avventure di Gordon Pym“.

Introduzione

Ardirmi ad una recensione rivolta alle Opere di Edgar Allan Poe sarebbe un sacrilegio da parte mia, un profanare l’animo tormento di un uomo che ha descritto i propri incubi riportandoceli in poesia pura mai eccessiva. La sua raffinata e sapiente tecnica nel vergare ha creato le basi per un importante movimento artistico di fine Ottocento. Simbolista per eccellenza, seduttore e seduttore della psiche umana, consapevole e probo sul medesimo essere. Scrittore e poeta, Il Bostoniano ha una vita sentimentale al pari di artisti eccentrici che divampano come palle infuocate in anni a divenire.

Mi sono avvalso di personali copie cartacee per leggere con l’enfasi della carta ingiallita i racconti proposti

Trama de Nel ruggito della spiaggia scossa dalle onde

Si tratta di una raccolta di sei scritti fra racconti, poesie e saggistica di un poeta della letteratura gotica e dell’orrore nell’Ottocento inglese: “Il cuore rivelatore”, “Il gatto nero”, “Il barilotto di Amontillado”, “Lo scarabeo d’oro”, “Un sogno dentro un sogno”, “Il corvo”, “La filosofia della composizione”. La scelta di questi racconti per la collana Settemari è stata guidata dagli accenni presenti al mondo piratesco.

Recensione

Il cuore rivelatore

Un breve racconto, ove non vi è storia che crea, la rivelazione scaturisce dalla profonda follia, marcata e onnipresente. Questo racconto si dipana in un groviglio di trame ordite con maestria, tra cui Il gatto nero, esso molto simile, la follia viene enfatizzata e rimarcata notevolmente di più.

Il gatto nero

Una abilità nel raccontare, che non lascia lo spazio all’immaginario, ma rappresenta in totale realtà, la violenza, lugubre e cupa, drammatica e sanguinosa. Nulla di tutto il tetro racconto ha il sentore di soprannaturale. Il gatto, presenza costante, si insinuerà nella vita dei protagonisti.

Il barilotto di Amontillado

Il fasto caotico del carnevale ambienta la storia narrata dal poetico Edgar A. P. Egli contrappone la festosità delle maschere grottesche e gaie, alla ambigua vita nelle cantine lerce e umide. Strade affollate e caotiche, risuonano di canti e figuranti danzano con la morte. Innumerevoli le contrapposizioni del racconto, a partire da uno dei due protagonisti, che avendo come stemma della propria casata un serpente traditore schiacciato da un possente piede, divide esso stesso, personificazione del serpente.

Lo scarabeo d’oro

Un racconto completo e complesso, saturo di elementi narrativi e generi letterari più disparati. Una storia d’avventura. Il mistero di un messaggio cifrato, grande passione di Poe, conduce la realtà dello scarabeo alla fantasia. Non poteva mancare la componente mistero, qui data da un messaggio cifrato. Un’altra passione di Poe, la crittografia, qui, seppur “semplice”, messa al servizio della narrazione.

Un sogno dentro un sogno

Drammatica poesia di Poe. Il poeta vorticosamente ci trasmette la sensazione della imminente morte. La rabbia, la frustrazione, il rimpianto nei confronti del fato contrario, con cui egli ha dovuto lottare, lo porta ad esprimere il proprio canto, il suo ultimo canto, un lamento che s’ode nei tempi leggendo le sue opere. È lui a fare da spunto al titolo dell’antologia di Haiku.

Rimango nel furore

di una spiaggia preda della risacca,

e trattengo in mano

granelli di sabbia dorata

Furore del poeta, ovvero il proprio tormento dato dalla vita che ha creato tempeste contro esso. Seppur egli abbia lottato, i suoi fallimenti, sono ossessivi e lo demoralizzano come giudizi negativi.

Tutto ciò che vediamo o a cui rassomigliamo

è soltanto un sogno dentro un sogno?

Il corvo

Più che una poesia, è una musica sovrannaturale e cupa, cupa come la vicenda di cui narra. Un uomo innamorato follemente della propria donna pena sul corpo d’essa ormai morta, viene raggiunto da un grande nero corvo, nell’apice del dolore il corvo ripete parole che monotonamente risuoneranno nella mezzanotte

La filosofia della composizione

Saggio, appendice a i racconti di Poe, egli condanna gli scrittori, rimproverando loro il non presentare la propria tecnica di scrittura, cosa a suo dire, frutto di una vanità estatica, un concetto quello dell’intuizione, inconcepibile per Poe, che s’oppone al nascondere la mente durante la composizione e la stesura dei brani. Egli ripugnala logica calcolata dietro le storie vergate dagli scrittori contemporanei, Poe, dà ampia lezione di espressione, nel percorso che lo ha portato a scrivere Il Corvo, egli enfatizza lo scrupoloso studio che si costruisce alle spalle dell’opera.

Voto all’Opera di Poe: 5 stelle: l’autore le merita tutte e non sarebbero nemmeno sufficienti

Voto all’antologia ““Nel ruggito della spiaggia scossa dalle onde””: 3 stelle, perché non ho trovato nulla di originale o che possa essere utile ad approfondire gli scritti ed i pensieri di Poe. Leggendo svariati commenti o prefazioni o analisi, ho trovato le medesime cose.

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