“Peperoni alla piastra” – Mario Filocca


Voto: / 5

Peperoni alla piastra è l’ultimo libro che ho letto per il centro del libro parlato di cui faccio parte. Seguono un breve accenno alla trama e la recensione.


Trama

copertina peperoni alla piatraLa vita felice di una famiglia normale viene sconvolta all’improvviso dalla diagnosi di una malattia inesorabile e difficile: l’Alzheimer.

Marina, donna intelligente, brillante e bella si trova a combattere una battaglia contro il male, che giorno dopo giorno, la cambia, la trasforma e la rende progressivamente più debole e vulnerabile.

Al suo fianco il marito, professionista di successo, che la accompagna in questo viaggio, che l´accudisce, che fa di tutto perché Marina possa vivere una vita normale nei limiti del possibile, cercando di difenderla dall’aggressività di questo male inesorabile, in nome di un amore incrollabile che li unisce da molti anni.

 

Recensione Peperoni alla piastra

Nel libro sono raccontati episodi di vita familiare, le semplici questioni quotidiane con le tre figlie, i ritrovi conviviali con gli amici e viene spiegata anche l´origine del titolo che ad una prima analisi potrebbe sembrare frivolo, ma che non lo è, perché ha un significato ben preciso che il lettore scoprirà.

Non mancano le riflessioni profonde e talvolta amare, su come una malattia possa trasformare i rapporti di amicizia, su come, magari inconsapevolmente, le persone cambino atteggiamento nei confronti di un malato.

Spesso a risentirne sono anche  le dinamiche familiari, nella scelta delle decisioni da prendere, nelle tensioni che si creano a causa della circostanza cosi complicata, nell’immenso amore di un padre che si carica sulle spalle tutto il peso di una situazione, pur di proteggere le proprie figlie dall’angoscia della malattia della madre.

Ma la responsabilità di accudire un malato da soli è enorme e il macigno finisce per schiacciare chi lo ha sulle spalle, con momenti di scoramento, di stanchezza, che però vengono sempre superati grazie all’ amore.

Significativa e bellissima la frase che racchiude tutto il libro:

“E lei va ancora a trovarla ogni mattina anche se non la riconosce più da tre anni?”

Il gentiluomo le sorrise , era il sorriso di una persona serena: “ cara dottoressa. Lei, mia moglie, non sa più chi sono io, ma io so perfettamente chi è lei.”

Consigliato a tutti coloro che vogliono leggere la storia di una vita, non romanzata, ma reale, fatta di incomprensioni, di scene quotidiane e purtroppo devastata da una malattia. Il viaggio della malattia viene raccontato con estrema dignità, senza pietismo , mettendo in evidenza tutti gli aspetti dell´umano: la forza, il coraggio e al tempo stesso lo scoramento, la fragilità, il senso di impotenza di fronte a situazioni complesse e devastanti.

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