“Più nero della notte” – Alberto Minnella


Voto: 3,5 stelle / 5

“Più nero della notte: Siracusa, 1965. Un’indagine del commissario Portanova” di Alberto Minnella (Frilli 2021) è una storia “tinta”, come dicono ad Ortigia, Siracusa.  Ringraziamo la casa editrice per la copia omaggio ricevuta in digitale.

Una storia nera dell’Italia post bellica, dove vecchi fascisti e nuovi antifascisti si trovano a convivere in una città che sta cambiando il suo assetto urbanistico ed edilizio.

Paolo Portanova, commissario di polizia, malinconico e zoppo, si trova a dover risolvere il caso dell’omicidio di Emanuele Mangiafico, “33 anni come Cristo, ma coniugato”, ammazzato di botte in casa sua. Un giovane uomo spiantato, che per sbarcare il lunario sembra essere pronto a tutto, anche a finire in affari “tinti”.

Trama di Più nero della notte

Il racconto è strutturato come un giallo classico, in cui le indagini vengono svolte interrogando vicini, amici e conoscenti influenti. Non ci sono computer, non c’è internet; nella sede del commissariato non c’è nemmeno un registratore per raccogliere le testimonianze. Portanova deve affidarsi al suo intuito investigativo e alle sue capacità deduttive. E’ proprio seguendo tracce lasciate qua e là che riesce a ricostruire la vita e i loschi traffici di un marito che vuole risollevarsi, uscire dall’indigenza nella quale è cresciuto.

Perché ci sono persone d’acqua dolce e persone d’acqua salata, ovvero chi cerca di condurre una vita più onesta possibile e quelli pronti ad arrangiarsi in ogni modo. Ma in realtà non ci sono solo onesti o farabutti, ci sono anche i bastardi. Mangiafico era fatto d’acqua dolce o salata? O era un bastardo?

Recensione

Devo dire che, per come è pensato il romanzo, non è facile intuire la conclusione della vicenda, e questo è sicuramente un punto a suo favore.

L’unica difficoltà che ho incontrato riguarda la vita privata del commissario, perché “Più nero della notte” appartiene ad una serie. Molti aspetti che qui vengono affrontati sono il seguito di quanto accaduto nelle puntate precedenti. 

Per capire qualcosa di più, ad esempio sulla zoppia di Portanova, non mi resta altro che iniziare dal primo episodio “Il gioco delle sette pietre”, e seguire l’ordine cronologico dei libri dell’autore.

È comunque una lettura piacevole, seppur non concitata (io amo i ritmi un po’ più serrati), una piacevole passeggiata tra le vie di un’Ortigia ritrovata, con un uomo tormentato da un passato che ho intenzione di scoprire.

Chiara Carnio

Commenti