“Quello che i gatti insegnano alle donne” – Sabine Jansen-Nöllenburg

Incontri (quasi) casuali


Voto: / 5

copertina di quello che i gatti insegnano alle donneNon è detto che quando vado a caccia di libri io sappia già quello che voglio. Molto spesso lascio che sia il libro stesso a trovarmi, a segnalarmi la sua presenza dicendo: sono qui prendimi. È il caso di Quello che i gatti insegnano alle donne.

Curiosavo fra gli scaffali di una libreria del centro che ha purtroppo chiuso i battenti da tempo. E ho visto questo volume. Amando io visceralmente i gatti, sono attratto dai libri che ne parlano. Soprattutto se prendono in esame aspetti particolari. Qui ad ammiccare erano due cose. Anzi, tre: la copertina, il titolo e il sottotitolo, che recita così: Le misteriose affinità che legano i gatti alle donne… e le donne ai gatti. Un concetto peraltro ribadito nel risvolto di copertina:

 

Tra donne e gatti, infatti, esiste una sottile affinità: i gatti insegnano alle donne molto più di quanto loro stessi non apprendano dagli esseri umani.

 

Le donne e i gatti

L’autrice è una certa Sabine Jansen-Nöllenburg. Di lei non sono riuscito a sapere nulla. Ho provato a frugare fra le maglie della Rete, ma l’unica cosa che ho trovato è quanto scritto in terza di copertina:

Sabine Jansen-Nöllenburg, giornalista e allevatrice di gatti, è un’esperta molto richiesta. Vanta diverse pubblicazioni sulla psicologia felina, scrive per alcune riviste specializzate e per riviste femminili, ed ha partecipato, come consulente, a trasmissioni televisive di divulgazione scientifica sugli animali.

 

Le informazioni sono a dir poco scarne. Non sappiamo di dove sia, quanti anni abbia, quali siano le sue pubblicazioni. Bisogna accontentarsi. In fondo la cosa più importante è la tesi di fondo del libro, sintetizzabile come segue:

Le donne hanno molto in comune con i gatti, perciò non stupisce che moltissime donne proprietarie di gatti provino una sorta di affinità spirituale con i loro compagni a quattro zampe.

 

Un rapporto privilegiato

Nell’arco di trentasei capitoli, l’autrice spiega perché a suo dire fra donne e gatti vi sia un rapporto sostanzialmente privilegiato. Lo fa parlando delle caratteristiche dei felini, passando il rassegna le tipologie di donne proprietarie di gatti, senza tralasciare gli esempi di donne illustri che hanno avuto a che fare con questi animali.

Essi possiederebbero caratteristiche assai simili a quelle delle donne. Il che spiegherebbe un fatto abbastanza curioso: L’allevamento dei gatti è uno dei pochi campi nell’allevamento animale in cui dominano le donne.

Non solo: il rapporto donna-gatto può assumere particolari valenze terapeutiche, in questo senso:

Un gatto può aiutare una donna come «co-terapeuta» a ritrovare familiarità con l’intimità fisica, se questa donna in seguito a determinate esperienze ha sviluppato una forma di paura del contatto.

 

Senza contare che avere a rapportarsi con i gatti è molto meno complicato, rispetto ad altri tipi di relazione: Trovare il gatto dei propri sogni per una donna è in fondo più facile che trovare l’uomo ideale.

In conclusione: Quello che i gatti insegnano alle donne sorprende per la particolarità dell’argomento e per lo stile chiaro e gradevole. Magari è un po’ datato, perché risale al 2002, ma rimane sempre attuale.

 

Sabine Jansen-Nöllenburg, Quello che i gatti insegnano alle donne, Milano, Gruppo Editoriale Armenia, 2002.

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