“Resto qui” – Marco Balzano

“Se per te questo posto ha un significato se le strade e le montagne ti appartengono non devi avere paura di restare”.


Voto: / 5

Partiamo da una foto molto nota: quella del famoso campanile sommerso che emerge dal lago di Resia in Trentino Alto Adige. Marco Balzano ci racconta la storia che si nasconde dietro questo scatto nel suo libro “Resto qui” pubblicato da Einaudi nel 2018.


Trama di Resto qui

Siamo a Curon un piccolo paese di montagna situato in Sud Tirolo confinante con Italia, Austria e Svizzera durante il ventennio fascista. Marco Balzano ha voluto narrarci nella postfazione di “Resto qui, le storie che sono state celate e sommerse insieme a quel campanile di gente che faticosamente e con dignità tirava avanti. Personaggi memorabili come la protagonista Trina che sogna di fare la maestra e le sue amiche del cuore Maja e Barbara.

Copertina di Resto qui

Erich il marito con il quale si rifugia sulle montagne per fuggire ai fascisti. I due figli Michael e Marica, sarà proprio quest’ultima a lasciare una lettera dove confessa di volere allontanarsi dal paese non vedendo prospettive per lei, per andare a vivere da una zia. Trina, la madre trova sfogo al suo dolore raccontandole su un quaderno tutte le vicende di famiglia, la resistenza contro i fascisti e il loro progetto,poi attuato,di volere costruire una grossa diga per la produzione di energia elettrica sommergendo in questo modo tutte le loro tradizioni e abitudini.

 

Conclusione

L’epilogo è tristemente noto, ma la prosa del romanzo è coinvolgente e fa riflettere su un periodo storico poco conosciuto della nostra storia e probabilmente quando guarderete quel campanile sommerso penserete a Trina e alla sua eroica resistenza e a tutti gli abitanti di quel villaggio,Curon, intatto, laggiù, sul fondo del lago di Resia e forse vi scenderà una lacrima… ma…

“i pensieri sono come tenaglie, lasciali perdere”.

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