“Sulla riva” – Francesca Violi


Voto: 4 stelle / 5

“Sulla riva” (Elliot 2020) è il romanzo d’esordio di Francesca Violi, a cui va dato atto di aver non solo saputo calamitare il lettore fin dalle prime pagine, ma soprattutto di esserselo tenuto ben stretto, attento fino alla fine.

Trama di Sulla riva

Nicola e Mauro, diversi per carattere ma non per età, sono fratellastri. Il primo, protagonista della storia, è il figlio illegittimo; in prima media si ritrova ad avere come compagno di classe  proprio Mauro che con fare noncurante gli annuncia: “E così sei tu l’altro figlio di mio padre…” Questo padre per nulla presente nella vita di Nicola, gli lascia però ciò che ogni figlio non vorrebbe mai: una malattia ereditaria.

Recensione

La storia si sviluppa tra salti temporali che ricostruiscono le vicende in diverse epoche della vita del ragazzo, dall’infanzia alla maturità. Il suo rapporto con il fratellastro passa facilmente e in modo spesso repentino dall’amicizia  alla sfida, dalla complicità al rancore. Troppi sono i segreti che si accumulano nel tempo fra i due.

Tanti dei fatti narrati nel romanzo avvengono nel luogo preannunciato nel titolo: sulla riva di un fiume. E proprio qui avviene anche una morte misteriosa che sembra non avere niente a che fare con i personaggi della storia.

È forte la carica emotiva che l’autrice ha saputo trasmettere, caratterizzando ogni pagina con stile diretto,  linguaggio molto curato,  descrizioni minuziose dei luoghi e dei caratteri dei personaggi. Da una scrittrice così completa non si può che restare ad attendere nuove pubblicazioni!

Consigliato perché riesce ad attirare l’attenzione del lettore dalla prima all’ultima pagina.

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