“Un esperimento d’amore” – Hilary Mantel


Voto: 5 stelle / 5

“Un esperimento d’amore” è il nuovo romanzo della scrittrice inglese Hilary Mantel, pubblicato da Fazi all’inizio di maggio. Hilary Mantel è autrice di molti romanzi di successo, tra i quali spicca la trilogia sui Tudor.

Ringraziamo la casa editrice per la copia digitale in omaggio.

Trama di Un esperimento d’amore

Carmel è una bambina inglese, la sua è una famiglia cattolica, estremamente conservatrice, come quella di Karina, sua vicina di casa. Le due sono amiche fin dall’asilo, ma il rapporto non idilliaco tra le due si incrina irrimediabilmente quando entrambe presentano domanda di ammissione presso l’istituto cattolico della città. Le diversità tra le due ragazze emergono sempre più, gli studi aprono gli occhi e la mente di Carmel che impara a rapportarsi in maniera sincera innanzitutto con sé stessa. Alla fine sarà un triste episodio a riavvicinare le due amiche e ad aprire ancor di più gli occhi a Carmel.

“A otto anni- e forse fu questo ad attrarci l’una verso l’altra- aveva una spiccata indifferenza verso l’opinione pubblica”

Recensione

Il romanzo è un crescendo di scoperte, quelle di Carmel, narratrice che ci guida dalla sua infanzia alla sua maturità, nell’Inghilterra degli anni sessanta, con lucidità e chiarezza. Ne viene fuori un diario in cui le sue scoperte sono le nostre, un diario in cui gioiamo delle sue conquiste come fossero le nostre.

La scrittura è fluida, trascinante, pulita. Protagonista insieme a Carmel, è il suo rapporto con Karina, rapporto che, come lei, non riusciamo a comprendere, facciamo fatica a tollerare questa presenza così asfissiante nella sua vita. L’autrice è bravissima a svelare questo mistero poco alla volta, a gettarci briciole di Karina accanto ai passi via via più sicuri di Carmel.

Ho trovato un pò calante il ritmo nella seconda parte: non vedevo l’ora che Carmel sbocciasse e quando questo finalmente accade ho sentito un pò di magia perdersi, nella parte finale il romanzo mi ha lasciata, però, a bocca aperta.

L’autrice si dimostra una penna davvero eccelsa: troviamo in questo romanzo descrizioni bellissime di un righello, di una carta da parati, come dei volti che Carmel incontra nel suo cammino, troviamo la conferma che esiste bellezza in ogni cosa, in ogni individuo, basta solo saper posare lo sguardo nel modo giusto.

“I righelli odorano di legno e di vernice, del sale e della carne della mano che li scalda: mettendoli sotto il naso, si sente ogni tacca divisoria e ogni frazione di centimetro con il suo segmento misurato di odore.”

Consigliato a chi vuole approfondire il tema dell’emancipazione femminile

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