“Veritatis” – Chiara Guidarini


Voto: / 5

Chiara Guidarini è un’autrice capace di scrivere di tutto. Lo dimostra quest’ultima sua pubblicazione, dove, come dice lei, “osa” avventurarsi nello storico. D’altronde, chi segue questa scrittrice sa che la storia è un elemento cardine della sua vita.


Trama di Veritatis

veritatis-copertinaLa storia del suo paese, Minozzo, in Appennino Reggiano, è svelata tra le pagine di questo libro; prologo ed epilogo sono di “oggi” mentre la storia è di “ieri”.
Nell’oggi, a seguito del ritrovamento di alcune pergamene, Maddalena inizia la trascrizione scoprendo e riscoprendo una storia affascinante.
Ci troviamo quindi nel XV secolo, e Caio, soldato alle dipendenze del Vescovo dal passato oscuro, si reca assieme allo scudiero Jacopo presso la rocca di Melocis (nome antico di Minozzo) per indagare su un delitto a cui il Vescovo sempre particolarmente interessato.

Complotti e intrighi caratterizzeranno la permanenza di Caio, che da Melocis si sposta poi nell’abbazia di Marola, in un giallo che con incisive parole riporta fino alle più alte sfere degli ordini nobiliari dell’epoca.

Recensione

La narrazione è in terza persona, anche quella relativa alla trascrizione delle pergamene. Maddalena “scrive in terza persona per rendere più agevola la lettura seguente” ma sente anche che la voce di Caio non le appartiene: la voce di Caio è quella di un uomo incapace di scrivere con la destra perché mutilato, e l’ortografia ridotta a pochi lemmi confusi rende difficile la traduzione.

L’autrice da voce ai suoi personaggi in maniera eccellente, imprimendo loro precise caratteristiche sia fisiche che caratteriali; ecco che Caio è ombroso ma capace della battutina, storpio e con una cicatrice in volto, ma capace di sprigionare un austero fascino. Jacopo è l’esatto opposto: solare, ironico, ma al contempo capace di vedere ciò che sfugge al suo maestro. Poi arriva Lucrezia a scombussolare tutto, e da qui la storia si fa ancor più ricca e accattivante.
Un romanzo breve che si svela pagina dopo pagina, capace di regalare al lettore ore piacevoli, non impegnativo in fatto di narrazione ma impreziosito di particolari e dettagli. Lo consiglio perché ripercorre avvenimenti reali nella grande storia, infarcendo i luoghi appenninici, ancora esistenti, di vita e di storia, e raccontandoli anche a chi non li conosce.

E.D.

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