
“Hänsel e Gretel” dei Fratelli Grimm è una favola tedesca pubblicata per la prima volta nel 1812. Si trova nella raccolta “Le Fiabe del Focolare” ed è la numero 15. Nelle prime traduzioni in italiano era nota anche con il titolo: “Giovanni e Margherita”, ma anche “Nannino e Ghita” oppure “Nino e Rita”.
Questa fiaba è molto simile a “Pollicino” di Charles Perrault.
Trama di Hänsel e Gretel
La fiaba è ambientata in una foresta della Germania durante un periodo di carestia.
Hänsel e Gretel sono due bambini figli di un taglialegna che dopo essere rimasto vedovo si risposa.
Questa donna, matrigna dei due piccoli, quando il marito non riesce più ad avere i mezzi per sfamare la famiglia lo convince ad abbandonare i 2 bimbi nel bosco.
Per fortuna i due frattellini sentono il discorso degli adulti e questo da la possibilità ad Hänsel di mettere in tasca dei sassolini che permettono loro di trovare la strada di casa l’indomani.
Ma la matrigna non demorde e convince nuovamente l’uomo ad abbandonare i bambini nel bosco.
Per evitare che il maschietto si riempia ancora le tasche e, così facendo, facciano ritorno a casa la donna chiude la porta d’ingresso.
Hänsel e Gretel seminano così la strada con le briciole di pane che però sono mangiate dagli uccelli …. I due non possono più fare ritorno a casa.
Dopo tanto vagare arrivano così davanti a una costruzione fatta di marzapane che è l’abitazione di una strega e dalla fame iniziano a staccare dei pezzi dell’abitazione per cibarsi.
Infuriata esce una vecchina che imprigiona Hänsel con lo scopo di mangiarselo e di Gretel ne fa una schiava.
Dopo un po’ di tempo la strega decide che sia arrivato il momento di mangiare il bambino e la sorella capita “la mal parata” prende coraggio e dopo averle dato uno spintone la fa finire nel forno dove sarebbe dovuto finire il fratello.
I due bambini scappano però prima scoprono il tesoro che la strega nascondeva e se lo portano a casa.
La matrigna è morta e il padre vedendo i figli ritornare gli corre incontro felice e vivranno sereni per tutto il resto della loro vita anche grazie al tesoro della vecchina
Recensione
Perchè dovresti leggerla?
Perchè questa fiaba (come tutte le fiabe ha una morale) ti insegna che non è davvero mai troppo presto per imparare a diventare autonomi e che è di fondamentale importanza imparare a fare delle scelte, vitali, anche, se in alcuni momenti, fanno male.
E ci insegna anche a non perdere mai la speranza che anche quando tutto sembra andar male poi possa capitare qualcosa di positivo e bello.
Alcune curiosità
Stando ad alcuni fonti questo racconto si ispira a dei fatti, macabri, che sembra siano accaduti realmente.
Segnalo che nell’edizione originale la “matrigna” era indicata come “mamma biologica” dei due bambini e sarà definita come matrigna solo dalla quarta edizione (1840) seppur in alcuni passaggi sia definita ancora come madre.