“La traccia del serpente” di Rex Stout è il primo dei romanzi avente per protagonista l’investigatore privato Nero Wolfe.
La prima pubblicazione di questo romanzo risale al 1934. In Italia è stato pubblicato da Mondadori.
Trama de La Traccia del serpente
Una donna si affida a Nero Wolfe, noto investigatore privato di New York, per trovare il fratello che è scomparso da alcuni giorni.
Seppur di malavoglia Wolfe accetta l’incarico.
Attraverso il suo assistente Archie Goodwin viene a sapere dalla cameriera del posto dove alloggiava lo scomparso che quest’ultimo aveva ritagliato un trafiletto di giornale dove si parlava del preside di un college.
Entrambi gli uomini sono assassinati!
Cosa collega queste due morti?
Al solito mi fermo qua nel raccontare altrimenti se svelo il colpevole tanto vale leggere il libro, non è vero?
Recensione
Nonostante sia il primo romanzo della serie non è fondamentale leggerlo per primo.
Tuttavia è certamente un inizio ben augurante per la serie che avrà per protagonista Nero Wolfe!
Il libro, come tutti gli altri che avranno come protagonista Nero Wolfe, sono scritti in prima persona da Archie.
Le osservazioni o i commenti che fa Godwin sono davvero interessanti e sagaci …
Il romanzo ha più di 80 anni però sembra, comunque, ugualmente attuale e “fresco”.
La narrazione è molto coinvolgente e ad ogni pagina non vedi l’ora di arrivare a quella successiva per scoprire che altra trovata escogiteranno i nostri.
Arriverai in fondo al libro velocemente e ti dispiacerà anche di averlo concluso.
Però non disperare che i romanzi o raccolte di racconti di Rex Stout avente per protagonista Nero Wolfe sono la bellezza di 47.
2 Curiosità su Nero Wolfe
- Nero Wolfe risolve i suoi casi per lo più senza uscire dal suo appartamento sito a Manhattan (quartiere di New York). Per raccogliere i dati necessari per la risoluzione di quanto gli viene sottoposto utilizza il suo fido assistente, Archie Godwin, e altri investigatori secondari.
- Wolfe è un appassionato di botanica e, in modo particolare, di orchidee.Le coltiva in una serra sul tetto e dove si rintana ad orari fissi che “cascasse” il mondo devo essere sempre quelli e guai a disturbarlo.
