“Dì la verità anche se la tua voce trema” – Daphne Caruana Galizia


Voto: 5 stelle / 5

Quando si legge “Dì la verità anche se la tua voce trema” di Daphne Caruana Galizia si ha la consapevolezza di avere tra le mani qualcosa di prezioso, non solo per il contenuto, ma per le mani che lo hanno scritto. Le mani di una donna, Daphne Caruana Galizia, una donna, una giornalista che, anche se la sua voce qualche volta avrà tremato, non ha mai avuto paura di dire la verità.

Trama di Dì la verità anche se la tua voce trema

Giornalista di Malta, Daphne deve faticare non poco per farsi apprezzare per il suo lavoro, in un contesto estremamente maschilista. Significativo il racconto dell´episodio in cui una giovane Daphne presenta i suoi articoli ad una testata giornalistica e per risposta si sente chiedere se fossero stati scritti o da suo padre o da suo marito, come se una donna non potesse possedere il talento della scrittura e l´arte del pensiero.

Riuscita con la sua caparbietà ad affermarsi come giornalista, inizia una campagna coraggiosa contro la corruzione nel suo paese, raccontando tutte le brutture che contribuiscono a rendere un paese bellissimo e dalle numerose potenzialità, un luogo povero e arretrato.

Da subito, le inchieste di Daphne hanno un vasto seguito e qui iniziano i problemi: le minacce alla sua persona e alla sua famiglia, le intimidazioni, gli avvertimenti che la giornalista affronta senza farsi mai intimidire e soprattutto cercando di non coinvolgere la sua famiglia, il marito e i tre figli.

Fino a che un giorno, una carica esplosiva piazzata nella sua Peugeot ha impedito per sempre a Daphne di scrivere, ma non ha impedito a noi di leggere tutto ciò che lei ha raccontato.

E quindi, tutti coloro che tengono in mano questo libro, possiedono qualcosa di sacro, perché sacro è tutto ciò che si paga con la vita, come splendidamente scrive Roberto Saviano nella prefazione .

Recensione

Leggendo il libro si conosce un personaggio veramente pieno di amore: verso la sua famiglia, che tenta di proteggere e difendere con ogni mezzo; verso il suo paese, afflitto dalla corruzione e dal malaffare; verso la verità, da raccontare con ogni parola, con ogni lingua, con ogni mezzo; verso ogni donna, affermando il proprio ruolo di moglie e madre nella famiglia e al tempo stesso di lavoratrice e di essere pensante, in un mondo prettamente maschilista.

“Nel respiro che stai compiendo mentre leggi queste pagine, un respiro che puoi percepire nitidamente, c’è la vittoria di Daphne: le sue parole ricevono il tuo ossigeno, escono dalle fiamme e tornano a camminare libere” (R. Saviano)

E una parte di tutto questo amore viene restituito a Daphne, ogni volta che i suoi lettori affezionati la commemorano, anche se ancora il governo maltese impedisce le celebrazioni e tenta con ogni mezzo di ostacolarne la memoria. Probabilmente, chi ostacola tutto questo e chi ha messo il tritolo nella sua auto non sapeva che la vittoria di Daphne sta nei suoi scritti, che rimarranno a testimonianza oltre ogni tempo, le parole scritte sono immortali e riprendono vita ogni volta che le leggiamo, come in maniera meravigliosamente delicata scrive Saviano.

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