“Fedeli al vinile” – Alessandro Casalini


Voto: 5 stelle / 5

“Fedeli al vinile” (Libromania ed) è stato finalista vincitore del Premio “Fai viaggiare la tua storia”, edizione 2018.

Il suo autore, Alessandro Casalini cura una pagina Facebook sulla quale pubblica ogni giorno un racconto per i suoi lettori. Un luogo virtuale, piacevole da frequentare per i toni pacati e l’atmosfera rilassata.

Trama di Fedeli al vinile

Siamo a Cesenatico, riviera romagnola. Tata e Hi-Fi, amici fraterni, sono proprietari del Vynil Stuff, storico negozio di dischi e luogo d’incontro di personaggi alquanto bizzarri come del resto sono anche loro, Hi-Fi in particolare. Un negozio con centinaia di titoli, in cui un naso allenato come quello di HI-FI riesce a individuare a occhi chiusi, il reparto dei dischi usati. Tata e HI-FI si ritroveranno a combattere contro Napster, l’applicazione killer che permette a smanettoni computerizzati di scaricare centinaia di megabyte di musica senza spendere un soldo.

Il negozio è immerso nel silenzio. Un cliente si affaccia alla porta come se stesse aspettando l’orario di apertura già da un po’. Hi-Fi alza la mano verso l’ignaro avventore. Il tizio da l’idea di non capirci un granché, tuttavia intuisce che lì dentro sta per succedere qualcosa di importante.”

Di fronte al risparmio la gente è disposta a saltare tutto quello che Tata definisce “contorno”: recarsi in negozio , cercare il disco, corteggiarlo, annusarlo, scambiare due parole con il negoziante, tirare fuori i soldi, aspettare e mettere via il resto, tornare a casa, mettere il disco sul giradischi, abbassare la puntina, fruscio e finalmente…i-dil-lio!

Senza il “contorno”, le operazioni si riducono a ben poca cosa: accendere il computer, scaricare Napster per chi non lo avesse già fatto, selezionare la musica preferita e ascoltarla. A costo zero o quasi.

Recensione

Tata e Hi-Fi lotteranno a denti stretti per salvare il Vynil stuff. La loro storia è raccontata in modo scanzonato e vivace. I loro dialoghi sono coloriti e divertenti. I due si ritrovano spesso in situazioni rocambolesche. Da morire dalle risate.

Ma resta evidente il dramma che vivono: la paura di veder sfumare qualcosa per cui hanno investito i loro risparmi e il loro cuore.

Riusciranno i due a portare la nave a riva?

Il Vynil Stuff trova liberamente ispirazione nella Dimar di Rimini anche se poi è stato collocato a Cesenatico nel punto esatto in cui un tempo sorgeva “le disc”, altro negozio di vinili, che per forza di cose ha dovuto chiudere i battenti.

Colpa della crisi? Forse. Del download, certamente. E delle nuove generazioni che né ricordano, né forse hanno mai conosciuto il suono di un disco originale e l’odore della sua copertina.

I tempi cambiano. La musica finisce e gli amici vanno via? No! Noi auspichiamo un ritorno al buon vecchio giradischi e restiamo ancora fedeli al vinile.

Arcangela Guida

Commenti