“Giulio fa cose” – Paola Deffendi e Claudio Regeni


Voto: 5 stelle / 5

“Giulio fa cose” (Feltrinelli, gennaio 2020) è la documentazione, drammaticamente lucida, sulla vita e  sulla morte di Giulio Regeni, scritta dai genitori insieme all’avvocato di famiglia Alessandra Ballerini.

Trama di Giulio fa cose

Il libro inizia con la domanda che tanti chiedono, o che vorrebbero chiedere, a Paola e Claudio: ” Lo rifareste? Educhereste nella stessa maniera i vostri figli se poteste tornare indietro, a prima di quel 25 gennaio?” Le prime pagine servono a dare la risposta, precisa, inequivocabile. Giulio è stato cresciuto come cittadino del mondo, ha viaggiato da sempre,  aveva troppo rispetto per il genere umano per poter averne paura; mamma e papà credevano, e credono tuttora, nei valori democratici della solidarietà e dell’uguaglianza.

Giulio, ricercatore presso l’Università di Cambridge, è inviato al Cairo per il dottorato di ricerca, per studiare il lavoro dei sindacati in Egitto. E qui, come tutti sanno, viene sequestrato, torturato ed ucciso. Il suo corpo viene fatto ritrovare il 3 febbraio 2016 ai bordi di una strada.

L’ultima parte di “Giulio fa cose” ripercorre l’iter che è seguito, con i suoi depistaggi messi in atto dalla politica egiziana e con l’attivarsi tentennante di quella italiana che non hanno portato a denunciare i veri colpevoli. Intanto “un’onda gialla” di persone non desiste, continua a mobilitarsi insieme ai genitori per chiedere la verità, mentre Giulio continua anche ora a “fare cose”, a smuovere le coscienze di tanti.

Recensione

Non ho scelto questo libro, non avrei voluto immergermi in tanto dolore: mi è stato messo tra le mani e ho dovuto leggerlo. Per fortuna. E adesso non so cosa dire, come si fa a recensire una testimonianza del genere? Come si fa a pensare a quante stelline attribuirgli? O discutere di stile linguistico? Vorrei entrare in punta di piedi per parlarne, per rispetto verso Giulio e i suoi meravigliosi genitori. Allo stesso tempo vorrei gridare. Perché è la sensazione immediata che si prova di fronte al bisogno di chiarezza.
No, decisamente non è un libro semplicemente da recensire. Leggiamolo. E molto probabilmente, fra le altre cose, sentiremo anche noi di far parte di quell'”onda gialla” che continua, instancabile, a chiedere: verità per Giulio Regeni.

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