“I dettagli del male” – Luigi Guicciardi


Voto: 5 stelle / 5

“I dettagli del male. La nuova indagine del commissario Cataldo” di Luigi Guicciardi è il ventunesimo episodio dei Gialli Damster, uscito a marzo 2022. Luigi Guicciardi è uno scrittore modenese già insegnante di lettere nei licei. Questa è la ventunesima eccellente indagine dell’infallibile dirigente di polizia catanese in servizio nella Questura della città della Ghirlandina. Vivamente consigliata!

E pluribus unum

E pluribus unum, dai molti uno: Luigi Guicciardi ne ha scritti tanti di romanzi, ma finora dell’autore prolifico di ottimi gialli avevamo letto soltanto “Ai morti si dice arrivederci” (Damster Edizioni, 2021), incontrando finalmente il commissario Cataldo. Ci era sfuggito a lungo il valore del narrato e del narratore. E dire che sono colonne fin dal 1999 del mistery all’italiana, tanto il docente e critico letterario modenese che il dirigente di Polizia attivo nelle sue pagine. Ma il rammarico d’avere tanto trascurato le imprese poliziesche e sentimentali del maturo catanese in servizio nella Questura di Modena è stato compensato dalla piacevole lettura dell’episodio numero 21 della serie, “I dettagli del male. La nuova indagine del commissario Cataldo” (274 pagine, 16 euro), pubblicato a marzo 2022 ancora da Damster, marchio delle modenesi Edizioni del Loggione.

Se il primo romanzo era stato una sorpresa, questo è una conferma del feeling che lega i lettori a Vanni Cataldo. Diamogli un’occhiata da vicino: ha 57 anni, ma sembra più vecchio della sua età, come gli spiattella in faccia chi non lo trova simpatico a prima vista o vuole dissimulare il disagio davanti al tesserino di commissario di polizia sventolato sul naso.

I dettagli del male: un investigatore al servizio della giustizia

È uomo curioso e paziente, doti eccezionali per un investigatore concreto, motivato da uno spiccato senso della giustizia e dall’amore per la verità. Non si lascia sviare dalle prime impressioni, non insegue primati e non cerca di stupire con effetti speciali. Senza essere un duraccio, non ci sta mai a perdere. È molto attento ai particolari, alle sfumature psicologiche degli interlocutori, al sudore freddo o caldo di quelli che interroga o ai quali pone soltanto domande.

Di stato civile è libero, sebbene mantenga ottimi rapporti con l’ex moglie Alice. Dopo la morte del convivente, l’ha appena aiutata a traslocare da Reggio Calabria, con i loro figli, la diciottenne Eleonora e l’adolescente Francesco. Giovanni vive da un anno una relazione con una restauratrice di mobili antichi, Annachiara, molto più giovane di lui. Sono stati mesi di attrazione di fuoco e si è consolidato un legame che ha dato serenità ad entrambi. Ora si avverte qualche scricchiolio: ne hanno subito messo a fuoco le cause convenendo che lui non si lascia andare abbastanza, non abbassa mai del tutto la guardia. Da parte sua non ha difficoltà a riconoscerlo, il difficile è non ricadere nel vecchio difetto.

Un giallista nato

Guicciardi è uno scrittore di gialli che sembra nato per questo mestiere, per quanto gli studi lo abbiano condotto verso l’insegnamento delle lettere nelle Superiori (dopotutto, l’italiano e la scrittura non sono due mondi tanto distanti). Da autentico mago dei polizieschi, accompagna i lettori nelle strade di Moderna e dintorni, li fa camminare accanto a Cataldo e i suoi collaboratori (l’ispettore Luca De Pasquale davanti a tutti). Un passo dopo l’altro, scartate le piste che man mano si rivelano sterili, le indagini conseguono immancabilmente l’esito auspicato. Ma gli indizi seminati progresso dopo progresso non devono ingannare: la soluzione non è mai banale, non ci si arriva senza la guida sicura di Luigi, nei suoi finali sempre lucidi e sapientemente articolati.

Ne “I dettagli del male” si constaterà che si può morire per infarto, per lama, per piombo: le tre parti in cui è sviluppato il romanzo.

Nessun mistero, perchè indagare?

D’infarto è deceduto l’ing. Andrea Previdi. Arresto cardiaco, secondo il referto della giovane medico legale. A trovarlo cadavere è stata la moglie, insegnante quarantenne, al ritorno dopo le 23 dalla scuola di ballo. La temperatura corporea delimita l’ora del decesso tra le 21 e le 22. Era un uomo di quarantatré anni, di salute normale, leggermente sovrappeso.

Nessuna effrazione all’ingresso, nessuna violenza sul copro nudo sul letto, dopo un rapporto sessuale ante mortem con un’altra donna. Nessun mistero, quindi, perchè andare a fondo? Per un milione di euro di motivi. Aveva da poco elevato a quell’ingente importo una polizza sulla vita, che sarebbe inefficace però in caso di omicidio o suicidio. È quello che la Compagnia assicuratrice fa presente a Cataldo e visto che il questore non trova superfluo qualche approfondimento, il commissario si mette all’opera.

Previdi era ingegnere geotecnico e dalle sue perizie sull’abitabilità dipendevano molti progetti del post terremoto del 2012. Nel suo computer, conservava foto di bambini. Solo immagini, scatti normali, niente di osceno. Tutto a posto, a parte l’escort incontrata o l’amante frequentata? Qualcuno ce l’aveva con lui? Nascondeva qualcosa?

A Vanni non sfugge un particolare in una delle foto del cadavere scattate dalla Scientifica…

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