“I dolori del giovane Werther” – J. W. Goethe


Voto: 3,5 stelle / 5

I dolori del giovane Werther” di Johann Wolfgang Goethe è stato pubblicato per la prima volta nel 1774 quando lo scrittore tedesco aveva solo 24 anni.

Il romanzo epistolare ossia sotto forma di lettera ha una seconda edizione nel 1787 che riscuote un grandissimo successo in tutta Europa.

Nasce così quello che è definito il “wertherismo”.

Vale a dire l’artista romantico tormentato che è spinto nelle sue decisioni più dal cuore che dal cervello.

Trama de I dolori del giovane Werther

Il romanzo si compone di due libri.

La vicenda, nell’insieme, si sviluppa dal maggio 1771 al dicembre 1772.

Werther, il protagonista, è un giovane ragazzo intellettuale che che si trasferisce in un villaggio di campagna, Wahlheim, per trovare di nuovo un equilibrio interiore che crede perso.

Una sera a una festa danzante Werther conosce Charlotte, detta Lotte, e se ne innamora.

La ragazza però è promessa a un giovane borghese che al momento è assente.

Tuttavia nei mesi a venire la loro amicizia, nulla di più, continua anzi la ragazza lo accoglie a casa sua e gli si affeziona anche.

Ma lei lo vedrà sempre e solo come un ottimo amico mentre lui come la sua donna ideale.

Come già detto questo è un romanzo epistolare e, difatti, Werther descrive nelle sue lettere indirizzate al suo amico Guglielmo i suoi sentimenti tormentati e i suoi stati d’animo con una minuzia davvero eccezionale

Per il giovane è una situazione davvero dolorosa in quanto sente di amarla sempre più.

Tuttavia nel mese di luglio Albert rientra e così Werther ha modo di conoscerlo e di non apprezzare, comunque, le sue doti.

La frequentazione dei due futuri sposi per Werher è drammatica.

E per allontanarsi da loro è sul punto di accettare un incarico diplomatico.

Ed è così che termina il primo libro

Il secondo libro inizia con Werther ha accettato l’incarico diplomatico che però dura poco.

Quel mondo “finto della diplomazia” non fa per lui e, quindi, si dimette e torna a casa.

scopre che Lotte e Albert si sono sposati.

L’animo di Werther è sempre più inquieto e infelice tanto è vero che per avere, per lo meno così spera, uno scampolo di felicità torna a Wahlheim.

Qui ritrova Lotte sola perchè Albert è via, ma la ragazza questa volta gli dice di essere meno presente nella sua vita.

Ecco quindi che Werther inizia a maturare l’idea del suicidio.

Il gran finale ormai è prossimo.

Werther una sera mentre sta leggendo “I canti di Ossian” (nda opera fondamentale per il Romanticismo) bacia Lotte d’impulso, ma la giovane donna lo respinge e scappa via.

Al nostro non resta altro da fare che chiedere le pistole di Albert in prestito con la scusa che gli serviranno per un lungo viaggio dopodiché si spara con una di esse.

Al funerale senza preti non partecipa molta gente, ma tra costoro ci sono anche Lotte e Albert.

Recensione

Perchè dovresti leggere un romanzo che termina con un suicidio?

Non sto a dire che dovresti leggerlo perchè è l’opera simbolo dello “Sturm und Drang” precursore del romanticismo tedesco in quanto per quello ci sono i professori che, sicuramente, spiegano meglio di me l’argomento!

Io mi limito a dire che dovresti leggerlo per capire che una passione, sfrenata, come quella di Werther per Lotte può portare anche a dei gesti assurdi che non devono mai essere fatti né contro sé stessi né tanto meno verso gli altri.

E nonostante siano passati diversi secoli da quando questo romanzo è stato scritto è ancora davvero molto attuale perchè mai come in questo periodo si sente / si legge / si vede in televisione di persone (all’apparenza normalissime come Werther) si tolgono la vita o la tolgono agli altri in seguito a un amore finito male o non corrisposto.

Ecco il motivo per cui ti consiglio di leggerlo o rileggerlo!

Un paio di curiosità su questo romanzo

Il romanzo ha anche un non so che di autobiografico in quanto prende spunto da una vicenda personale accorsa all’amico Goethe tale Karl Wilhelm Jerusalem.

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