“La lama dell’assassino” è un thriller di Salvo Toscano uscito per Newton and Compton questa estate. Ringraziamo la casa editrice per la copia cartacea ricevuta in omaggio.
Trama de La lama dell’assassino
Palermo. Elena, quindici anni compiuti da poco,scompare. I sospetti, quasi d’ufficio ricadono su di lui: il boss Rinaldo Quartararo.
La faccenda, neanche a dirlo, è ben più complessa di come appare sulle prime. Per Roberto e Fabrizio Corsaro, avvocato l’uno, giornalista di cronaca nera l’altro, inizia una nuova indagine per il cui esito è determinante la loro capacità analitica e la loro curiosità. Emergono dettagli in-quie-tan-ti, di un inquietudine che fa da motore. Le cose, no, non sono così scontate.
Il pregiudizio è un percorso abbreviato verso una verità predefinita che non contempla l’obiettiva e personale capacità di analizzare gli avvenimenti. Un vero e proprio risparmio energetico per meningi atrofizzate e poco inclini al discernimento.
È a causa di un pregiudizio che qualcuno rischia di pagare per un reato che non ha commesso.
Un pregiudizio che intendiamoci, non nasce dal nulla: il tizio in questione, non è certo uno stinco di santo e eleggerlo a capro espiatorio appare il finale scontato per archiviare il caso alla svelta.
Se non fosse che qualcosa non torna…
Il veleno come un serpente strisciante si è insinuato nelle viscere di qualcuno.
Le radici di tanto malanimo affondano in un tempo lontano ma non così tanto da far dimenticare il desiderio di vendetta e il dolore che lo ha alimentato.
L’antico e il nuovo si compenetrano al punto da formare un amalgama dai contorni sfumati tanto da non distinguerli più.
Recensione
Una trama ben orchestrata, molto stimolante il rimbalzo tra i pensieri di Fabrizio e quelli di Roberto. Entrambi ben raccontati, ognuno con la propria vita e il peso delle proprie responsabilità. Dalle pagine trasuda tutta la loro umanità. Fabrizio, generoso da prendersi amorevolmente cura di Nico, e innamorato senza più speranze, Roberto, padre geloso di sua figlia, amante del cibo e a dieta forzata. La scrittura è accattivante, le espressioni dialettali sono un valore aggiunto.
Infine la Sicilia e le sue contraddizioni. Le sue terre sperdute e aspre, teatri di delitti e sparizioni, ma anche di grandi passioni e amori senza tempo. La sua gente, mafiosi e omertosi ma anche persone che senza esitazione hanno lottato e continueranno a farlo perché la loro terra non sia solo terra di illegalità e morti ammazzati.