“La storia di Roma in 100 delitti” – Valerio Marra


Voto: 3 stelle / 5

È di Valerio Marra la pubblicazione più recente sui casi criminali di spicco avvenuti nella capitale. Parliamo di “La storia di Roma in 100 delitti” (Newton Compton Editori collana I Volti Della Storia 2022, 480 p.).
Ringraziamo la casa editrice per la copia cartacea ricevuta in omaggio.

Trama de La storia di Roma in 100 delitti

L’ autore sceglie il crimine come parametro dell’evoluzione della società e organizza “un viaggio nella Città Eterna, dalla sua fondazione ai giorni nostri, attraverso i misteri che l’hanno segnata”. Rimanendo in metafora, alcune destinazioni sono lontane dal turismo di massa, altre no.

Per l’ampiezza dell’arco cronologico in esame, il saggio risponde a un progetto impegnativo, ma non originale. Infatti il drappello di libri sul versante criminale dell’Urbe è numeroso e soggetto ad aggiornamenti e riproposte. Sbirciamo alcuni titoli: la capitale di volta in volta si tinge di rosso, giallo, nero. È analizzata come quadrante criminale d’eccellenza. Ce n’è per tutti i gusti: delitti, misteri, segreti, cold case nella Roma antica, rinascimentale, papalina, borgatara e pariolina. Mi sono imbattuta in un testo di qualche anno fa (presente nella bibliografia): la somiglianza con “La storia di Roma in 100 delitti” è sorprendente, a cominciare da titolo e impostazione.

La ragione di tanto interesse per il crimine, di cui la monografia capitolina è una variante, è nota.
La cronaca nera risponde al nostro desiderio di informazione ed evasione, verità e giustizia e appaga la curiosità. Ma torniamo a Valerio Marra.

Recensione

Da appassionata di polizieschi, storia e cronaca mi limito a un paio di considerazioni. Non sono un recensore professionista.

Il saggio mi sembra qualitativamente un po’ sbilanciato.

Da una parte i crime dell’antica Roma – cristallizzati dalla tradizione tra mito, aneddotica e storia – hanno poche sorprese da regalare. Cosa c’è da aggiungere alla congiura di Catilina, alla morte di Cesare, agli intrighi della dinastia giulio-claudia, soprattutto in una pubblicazione dal taglio divulgativo?

Dall’altra alcuni dei casi trattati di sorprese ne hanno. Lo dimostrano i capitoli piuttosto dettagliati sull’avventura di Cola di Rienzo, corrotto dal potere. Sui femminicidi negli ambienti bene del primo Novecento, declassati a delitti passionali. Su un brigantaggio figlio di miseria e sopraffazione. Su fatti di sangue maturati in tessuti sociali difficili, estranei alla cultura della diversità. Fino agli omicidi nel primo lockdown, su cui la giustizia non si è ancora pronunciata in via definitiva.

Perciò, mi sembra che questo libro si differenzi solo parzialmente dalla concorrenza.

A seconda della vicenda Valerio Marra si concentra sul responsabile, sulla vittima, sull’episodio di devianza in sé flirtando, ove possibile, con la sociologia.
Affine a un’opera di referenza, “La storia di Roma in 100 delitti” non prevede necessariamente una lettura continua. Si può scorrere in modo selettivo in base a gusti, conoscenze e curiosità.

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