“L’avvelenatore” – Emanuele Altissimo


Voto: 3,5 stelle / 5

L’avvelenatore” è un romanzo di Emanuele Altissimo pubblicato da Bompiani a giugno 2023. Ringraziamo al casa editrice per la copia digitale ricevuta in omaggio.

Trama de L’avvelenatore

Arno da tempo non ha più contatti con suo padre. Quando quest’ultimo viene trovato morto, si sospetta un omicidio. Il maggior indiziato è appunto lui, Arno che non ha mai nascosto tutto l’astio che nutriva per lui.

Ho letto la rabbia e i sensi di colpa che accompagnano Arno, l’orgoglio e la disillusione dopo un’emancipazione che non ha prodotto la libertà sperata. Libertà mentale intendo senza della quale si rimane in una condizione di prigionia. I cattivi pensieri sono sbarre invalicabili seppur invisibili. Utopico e folle pensare che liberarsi di qualcuno sia semplicemente prenderne le distanze.

E’ come chiudere, forzandola, l’anta di un armadio troppo piccolo e stracolmo di vestiti ammucchiati alla rinfusa, vecchi o nuovi che siano, messi o dismessi, alla moda o fuori stagione. Inevitabilmente, aprirla provocherà la caduta accidentale di indumenti sul pavimento. L’illusione nasce dall’apparente perfezione che si percepisce a anta chiusa.

Recensione

Questo libro è come la vita di facciata, di alcune persone: per-fet-ta, mentre un vento forte e spietato alimenta le fiamme del proprio inferno. Non c’è libertà senza pace intima e senza perdono. I “non detti” restano tali, il tempo è finito perché il tempo finisce prima o poi, e tutto resta lì, sospeso, cristallizzato in un passato doloroso che non tornerà e in un presente contaminato che non può essere vissuto serenamente. 

Tuttavia, a più riprese mi sono ritrovata a intuire, immaginare i motivi, poco sviscerati, per i quali un figlio, senza appello si allontana da suo padre. 

Lo scrittore li ha evocati e  appena delineati sfumandone i contorni. In ogni pagina ho cercato quella introspezione e intensità che avrei voluto leggere in uno scritto con un tema così sofferto, raccogliendo solo sprazzi.

Qual è l’episodio che ha scatenato l’odio di Arno verso suo padre?  Senza il racconto esatto di un momento che ne illustri l’origine, anche la sua evoluzione fino alla catarsi risultano come private della struttura portante. Il lettore, avvertendo distacco, fatica a calarsi nei panni del personaggio e a sviluppare nei suoi confronti, una sentita e autentica partecipazione.

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