“Numa Pompilio”- Franco Forte, Flavia Imperi e Beppe Roncari.


Voto: 5 stelle / 5

“Numa Pompilio. Il figlio dei numi” è un romanzo storico del 2021 pubblicato da Mondadori negli Oscar Bestseller Historica e scritto da Franco Forte, Flavia Imperi e Beppe Roncari.

Trama di Numa Pompilio. Il figlio dei numi

Numa nasce a Cures nel 753 a.C., durante la notte dei Parilia e sotto il segno dei numi. Insieme all’amico Mamurio, diventa un prestante giovane sabino, forte e dal cuore leale. Trascorre parte della sua gioventù lottando contro le altre tribù sabine, gli etruschi e gli hirpi sorani, e sposa Tazia.
Il suo nome arriva fino alle porte di Roma. Romolo ha un colloquio privato con lui, e quando muore, Numa diventa il nuovo re di Roma. Sposa la bellissima Lucrezia, ma ben presto si innamora di Egeria, camena dalle fattezze seducenti e sua consigliera.

Numa mantiene la pace durante tutto il suo regno, ma deve affrontare le invidie del vecchio amico Velesio, che tenta di ucciderlo. È lui però a perdere la vita, e così Caio, il figlio di Velesio, cerca la sua vendetta. Guida i Luperci contro i veliensi, ma non riesce nell’intento di aizzare una guerra tra Velia e Roma. Numa è troppo astuto e non cade nell’inganno. Caio tenta di ucciderlo davanti a un tempio, ma il fabbro Mamurio lo salva interponendosi tra i due, ed è l’amico a finire ucciso. Caio è subito dopo vittima di Lucio, figlio di Mamurio.

Numa muore vecchio, sul giaciglio, nel 673 a.C.  È accompagnato nell’ultimo viaggio verso i numi da Egeria, dalla figlia Pompilia e dal neonato nipote Anco.

Recensione

Il romanzo “Numa Pompilio. Il figlio dei numi” snocciola i fatti sospeso tra mito, storia e leggenda.

Le camene, le ninfe e gli hirpi sorani lo arricchiscono di una sfumatura quasi fantastica, dando alla vita di Numa Pompilio e agli eventi che la corredano una nuance fascinosa.

I fatti si susseguono a cascata, tra battaglie, alterchi e tentativi di omicidio al nuovo re di Roma.

Il lettore rimane incollato al romanzo fino all’ultima pagina, anche grazie a un “show, don’t tell” ben gestito dagli autori del romanzo. Si respira a pieni polmoni l’aria di una Roma agli albori, illuminata dalle lucerne e prostrata nei templi al volere degli dei.

Quella piccola città destinata a diventare presto la più grande al mondo, e l’impero più vasto che l’umanità avesse mai conosciuto. Il romanzo ha un ritmo sostenuto, ben calibrato. Non annoia mai; c’è il giusto equilibrio tra le scene più calme e quelle più movimentate, anche grazie allo scorrere inesorabile del tempo. Numa è inoltre un personaggio dal carattere forte, ci si affeziona presto fin dalle prime pagine. Ne consiglio assolutamente la lettura agli amanti dei romanzi storici, soprattutto a quelli che si dilettano con la narrativa ambientata nell’antichità.

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