“Piccole Donne” – Louisa May Alcott


Voto: 5 stelle / 5

Piccole Donne” è il romanzo più famoso di Louisa May Alcott (scrittrice statunitense 1832 / 1888).

Il libro esce per la prima volta negli Stati Uniti d’America in due volumi (1868 e 1869).

Anche in Italia, come per buona parte dell’Europa, il libro uscì in due parti.

La prima nel 1908 con il titolo: ” Da un Natale all’altro” e il secondo volume nel 1911 con il titolo: ” Tre anni dopo”.

Solo in seguito prese i nomi che noi tutti conosciamo vale a dire “Piccole Donne” e “Piccole Donne crescono”.

Il romanzo è reperibile in tantissime edizioni, tra cui Giunti, Feltrinelli e Il battello a vapore (ad alta leggibilità). Einaudi propone un’edizione che contiene gli altri due libri che ne costituiscono il seguito: “Piccoli uomini” e “I ragazzi di Jo”.

Trama di Piccole Donne

Il primo romanzo, “Piccole Donne” di Louisa May Alcott, narra la storia delle quattro sorelle March che sono Meg, Jo, Beth e Amy.

Il papà è un cappellano che è dovuto partire per la Guerra di Secessione Americana mentre a casa con le quattro figlie è rimasta la moglie (mamma).

Il libro si sviluppa su di un anno e parte, quindi, a Natale per concludersi il Natale dell’anno dopo ed è ambientato a Concord (Massachusetts) dove aveva vissuto anche la Alcott.

Le ragazze crescono in una famiglia non ricca però nonostante questo ognuna di loro cerca di sviluppare e portare a compimento i propri sogni.

Le quattro sorelle si vogliono molto bene e sono molto unite fra loro seppur, ovviamente, gli screzi tra di loro non manchino.

Nonostante le difficoltà tipiche del periodo dell’adolescenza le sorelle March imparano sulla loro belle cosa è bene e cosa è male e diventano così delle donne responsabili e mature.

Uno dei temi principali di questo libro è la lotta delle donne per combattere gli stereotipi di quell’epoca.

Lo stile della Alcott è asciutto e essenziale, ma allo stesso tempo scorrevole e mai noioso.

Ma chi sono le sorelle March?

Meg (Margaret) all’inizio del libro ha 16 anni e per aiutare in famiglia fa la bambinaia. E’ molto amorevole con le sorelle più piccole ed ha un debole per Amy. Adora molto girare per fare compere, le feste e stare in società però è consapevole che la famiglia non possa più permetterselo e, spesso, deve rinunciarci però questo le pesa e parecchio in quanto si ricorda quando la famiglia aveva più disponibilità economiche.

Josephine (Jo) è la secondogenita e all’inizio del romanzo ha 15 anni. In pratica è lei la protagonista del libro e, forse, lo è perchè è colei che assomiglia di più alla Alcott. Il carattere di Jo è schietta, ribelle, inquieta con un indole indipendente ma con la voglia di migliorarsi sempre e comunque. Il suo sogno è quello di diventare una scrittrice.

Elisabeth (Beth) all’inizio del racconto ha 13 anni. E’ una ragazza dolce, sensibile e molto altruista. Fa fatica a stare con la gente e si trova a suo agio solo con la famiglia. Adora le sue bambole e i suoi gatti. Ama molto la musica e suonare il pianoforte però sa che la sua famiglia non può permetterselo e cerca di non fare pesare questa mancanza. Dopo aver contratto la scarlattina aiutando una famiglia più povera di loro la sua salute sarà minate con esito finale nefasto.

Amy all’inizio del racconto ha 12 anni ed è una ragazzina esuberante, egoista, viziata tuttavia a causa della malattia di Beth, per evitare il contagio, sarà mandata da una zia e in questo modo riuscirà a migliorarsi e a diventare una “piccola donna” migliore.

Recensione

“Piccole donne” è un libro molto bello che insegna a crescere nel migliore dei modi possibili con principi sani come a credere nel valore della famiglia e nel sostenersi a vicenda.

Leggendo questo libro ho capito che realizzarsi e sentirsi gratificate sia la cosa più importante altrimenti non saremo davvero mai stare realmente bene con noi stesse ed è quello che, forse in ritardo però non spero sia troppo tardi, vorrei impegnarmi per fare anche io.

Non dobbiamo arrenderci se al primo tentativo non riusciremo a centrare l’obiettivo, ma dovremo rialzarci e cercare di impegnarci ancora di più per arrivare a realizzare i nostri sogni.

Molto belle le ultime pagine, in cui le sorelle si dicono che non sarebbero potute essere più felici di così.

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