“Roma calibro zero” – Mauro Marcialis


Voto: 4 stelle / 5

In “Roma calibro zero” di Mauro Marcialis (Sem 2022), il commissario Gianni Giunti e il suo assistente Flavio Fiore indagano con ritmi serrati sulla morte e lo stupro di una ragazza trovata seminuda in uno stabile fatiscente di San Lorenzo. Ringraziamo la casa editrice per la copia cartacea ricevuta in omaggio.

Trama di Roma calibro zero

Nulla è come sembra. Nel corso delle indagini salterà all’occhio il coinvolgimento di alcuni facoltosi uomini della Roma bene. Il romanzo si snoda tra depistaggi, pestaggi e purtroppo, qualcuno all’interno della polizia si sporca le mani.

Nero, il colore predominante in Roma calibro zero. Nero come la notte a San Lorenzo o…a Regina Coeli , come la disperazione di Flavio, come il fumo denso e copioso che ricopre l’anima di delinquenti e poliziotti.

Già, nessuno escluso. 

Perché se vuoi stanarli davvero, devi pensare come loro, ragionare come loro,vivere al buio come un topo di fogna, esattamente come loro.

Recensione

Tutto ciò che avresti creduto così lontano da te e di non saper fare, be’ invece, non ci crederai,  ti riesce. Scendi a patti con loro, parli la loro lingua. Spingi l’acceleratore, vivi al limiti. Sniffi come loro, soddisfi i tuoi istinti nel letto di una prostituta. Ti stai snaturando. Ricatti, uccidi a sangue freddo… Imbocchi la via del non ritorno. Bastarda la vita! Di rado da’ ai suoi figli quel che promette. E tu, tu hai tutto il diritto di essere incazzato.

Roma è una cagna, la odi per quel che ti ha costretto a fare, per quello che ha fatto a te, ma in cuor tuo, sai di amarla sopra ogni cosa. Scrupoli? Forse, ma poi li mandi in fumo: se vuoi farli uscire allo scoperto, se lo vuoi davvero,devi insudiciarti come o più di loro. Arrivare al limite, non riconoscerti più. Cosa sei diventato? Be’, non lo sai cosa sei diventato…Ti hanno incastrato, non hai scelta. Hai le mani sporche e…ammaccato, sei ammaccato.  Sei sull’orlo del precipizio, hai l’inferno dentro, forse riuscirai a non spaccarti troppo le ossa. E invece, ci sono andati giù pesante con te. 

Cosa resta a un uomo quando la sua famiglia sembra sgretolarsi sotto i suoi occhi e il suo più caro amico lo lascia solo? Perché l’amicizia, come l’amore, è tanta roba. Così tanta che.  

“Roma calibro zero”: come scendere all’inferno. La porta si chiude, non si torna indietro. No, non si torna. 

Il linguaggio che risuona è quello della strada. La scrittura ha ritmi incalzanti, arriva violenta come  pugni presi in piena faccia.

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