“E se le cose fossero andate diversamente?” A questa fatidica domanda tenta di rispondere Raffaele Sciannimanico nel suo romanzo d’esordio “Volevo solo salutarti”, pubblicato a settembre 2022 da Tulipani edizioni. È un romanzo di formazione che fa riflettere sugli anni più difficili della crescita di ogni ragazzo, quelli legati all’adolescenza e al bagaglio di dubbi, inquietudini e smarrimenti che porta con sé.
Ringraziamo l’autore per la copia digitale in omaggio.
Trama di Volevo solo salutarti
Nel delicato passaggio tra la giovinezza e l’età adulta, il giovane protagonista si ritrova a vivere un’esistenza passiva, costruita su delusioni e rimpianti. Nella prima parte del romanzo ripercorre alcuni episodi significativi della sua vita, tra scuola, giochi, amici. Impariamo così a conoscere Michele, l’amico di sempre, l’irascibile Elia, l’esuberante Viola e la dolce Alice.
“Non è mai semplice capire quando le cose iniziano a girar male. Nel mio caso, invece, potevo risalire ai punti in cui le mie scelte, quelle fatte e quelle non fatte, mi avevano fatto prendere un percorso che mi aveva portato a soffrire.”
D’un tratto, tutto prende una piega diversa. L’incontro con un vecchio misterioso segnerà la svolta che cambierà il corso degli eventi. A lui verrà concessa una seconda possibilità: rivivrà gli eventi significativi della sua infanzia e della sua adolescenza e avrà la possibilità di riparare agli errori commessi. Il nostro protagonista riuscirà a cogliere questa occasione e liberarsi dai sensi di colpa?
Recensione
La nostra vita è un insieme di scelte, dubbi, drammi. Noi stessi siamo il risultato degli eventi che ci hanno segnato, delle cicatrici che ci portiamo nel cuore. “Volevo solo salutarti” ci racconta la quotidianità di un giovane ragazzo, ripercorrendo gli episodi che hanno assunto nel tempo un’importanza particolare. Nella prima parte dell’opera non si segue l’ordine cronologico, il protagonista si fa guidare dal flusso di pensieri e di ricordi. Inizialmente questo disorienta un po’ il lettore, ma tutto acquista significato nella seconda parte del romanzo. Le piccole storie di ogni giorno vengono rivissute, la lettura diventa più consapevole e quindi più agile e snella. Anzi, terminata la lettura, viene voglia di rileggerlo nuovamente per comprendere e afferrare a pieno ogni sfaccettatura della storia narrata, che all’inizio sembrava scivolare tra le dita.
“Questa è la mia condanna: nuoto verso il passato, trascinato dalla corrente del futuro.”
“Volevo solo salutarti” è un libro introspettivo, raccontato dalla voce del giovane protagonista. Riflette e fa riflettere su un tema caro alla letteratura e al cinema: il viaggio nel tempo, in particolare il ritorno al passato e la possibilità di modificare in meglio la nostra vita e quella delle persone care. Esiste davvero un destino inevitabile? Quanto possono influire sulla nostra vita le scelte che compiamo ogni giorno? Pur nella semplicità della narrazione, l’autore tocca temi delicati e profondi e non mancano attimi di commozione.
La presenza di qualche refuso talvolta disturba la lettura, ma nel complesso è un libro che merita la giusta attenzione.