“Follia” – Patrick McGrath


Voto: 5 stelle / 5

Nel 1996 esce per la prima volta “Follia”, di Patrick McGrath, un romanzo psicologico destinato da subito a un grande successo. L’opera è stata portata in Italia nel 1998, dalla casa editrice Adelphi ed è tornata a buon diritto alla ribalta grazie ai social media.

Trama di Follia

Nell’Inghilterra di fine anni Cinquanta, all’interno di di un matrimonio criminale, nasce una torbida passione tra Stella ed Edgar. Lei è l’affascinante moglie del vicedirettore, lui un artista irrequieto, ricoverato per aver assassinato la moglie con eccessiva crudeltà, per una forma patologica di gelosia. La storia nasce tra sguardi e sotterfugi, per poi trasformarsi in un’ossessione morbosa che assumerà conseguenze drammatiche. 

“Stella ammise di non aver mai provato in tutta la sua vita un’attrazione di una tale intensità fisica ed emotiva per qualcuno; era una cosa che conosceva solo di riflesso, per averla percepita negli uomini che la provavano per lei.”

L’evasione di Edgar e la successiva fuga di  Stella per raggiungerlo, metteranno in moto una serie di eventi che segneranno per sempre le loro vite e quelle dei loro cari. 

La vicenda è narrata da Peter, lo psichiatra che ha in cura Edgar, amico di famiglia, che cerca di narrare i fatti con il dovuto distacco professionale. 

Recensione

La psiche umana è un abisso difficilmente sondabile. Il mondo classico ci ha abituato da sempre all’eterno conflitto tra “furor” e “ratio”, prima con la tragedia greca, poi con le sue trasposizioni nella cultura latina. Nonostante ciò, siamo affascinati da storie dominate da una follia incontrollabile, che scuote, annulla la personalità e fa emergere gli istinti peggiori. 

Raggiunto solo a prezzo di enormi sforzi, l’equilibrio psichico di un artista è così delicato che ogni distrazione, ogni interferenza della cruda realtà esterna possono distruggerlo in un attimo: per fare arte bisogna voltare le spalle alla vita.”

La storia di Stella ed Edgar, la loro passione impetuosa e distruttiva sconvolge le coscienze, ma nello stesso tempo ammalia il lettore, lo attrae e lo conquista. Sarà l’effetto catartico, o l’accurata e profonda analisi psicologica dei protagonisti, ma è innegabile il turbinio di sensazioni che provoca questa lettura. 

La tensione accompagna ogni pagina, grazie anche allo stile potente e ammaliante. Il lettore viene rapito dalla potenza della storia, e, come sotto ipnosi, rimane affascinato dall’evolversi della vicenda. 

La narrazione, portata avanti da un punto di vista psichiatrico, si basa sull’esposizione professionale di un caso clinico, ma riesce a coinvolgerci nella forza dei sentimenti e nel delirio irrazionale che li guida. 

I personaggi appaiono lontani da noi, sembra quasi impossibile comprenderli pienamente e immedesimarsi in loro. Apparentemente. In realtà quello che inquieta di più in questo romanzo, e che ci turba, è la sottile consapevolezza che esiste un lato oscuro in ogni essere umano. Può prendere il sopravvento e trasformarsi in una follia a cui è impossibile sottrarsi. 

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  1. Cristina Mosca 05/02/2023

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