“Addio fantasmi” si presenta in modo promettente; i conti in sospeso col passato sono caratteristica comune per potersi immedesimare nella storia. Però, proseguendo la lettura, viene da pensare che per fortuna, nella vita, a differenza di ciò che avviene nel libro, in qualche modo riusciamo a districarci dai nodi che ci intralciano.
Trama
La protagonista, Ida, ritorna nella sua terra, la Sicilia, chiamata dalla madre, per sistemare la casa da cui è scappata parecchi anni prima.
E così inizia, con grande fatica, il metter mano ad oggetti che portano con sé ricordi ingombranti che riconducano all’ assenza del padre, allontanatosi da casa per una depressione e di cui non si è saputo più nulla. Questi oggetti si possono spostare oppure buttare , mentre per i fantasmi del passato è valida soltanto la prima possibiltà: Ida non riesce ad accantonare nulla.
Le immagini della sua infanzia e della sua adolescenza non si sradicano, ma tornano, imperiose e dolorose, a farsi avanti. La scomparsa del padre è nella pesantezza dei silenzi, riempiti da frasi di circostanza che poco hanno a vedere con ciò che realmente Ida e la madre provano, con ciò che sono diventate. E’ una calma dove, dentro, si urla e ci si dibatte.
Recensione Addio Fantasmi
Risultano apprezzabili le descrizioni, così curate da rendere pienamente l’atmosfera. Anche la discrepanza tra il modo in cui si agisce e quello che ognuno ha dentro, che manovra i pensieri, è reso in modo efficace. L’analisi introspettiva della protagonista non tralascia nulla ma, man mano che si continua a sfogliare le pagine, diventa un macigno, una vera e propria ruminazione mentale da cui non si esce e che ritorna di continuo su argomenti già noti. D’altra parte, la descrizione non viene accompagnata da uno scorrere di eventi che potrebbero rendere la lettura più avvincente.
Loretta Casagrande