“Annabella Abbondante. La verità non è una chimera” – Barbara Perna


Voto: 4,5 stelle / 5

Il 15 settembre 2021 ha fatto la sua comparsa sulla scena narrativa italiana “Annabella Abbondante. La verità non è una chimera” , pubblicato da Giunti editore. L’autrice, Barbara Perna, è un giudice civile, che ha portato la sua professione in primo piano, dando vita a un personaggio scoppiettante, destinato a lasciare il segno nel campo investigativo. Nel 2022 è uscito il seguito “Annabella Abbondante. L’essenziale è invisibile agli occhi.” 

Trama di Annabella Abbondante

A Pianveggio, in provincia di Lucca, vive e lavora Annabella Abbondante, magistrato forte e determinato, dotato di un acuto istinto investigativo e di una sana vena comica. Perennemente a dieta, trascorre le sue giornate sommersa da pile immense di fascicoli in tribunale ed estenuanti udienze, sorretta e aiutata sempre dal fidato cancelliere Paolo, detto Dolly. Tra cannoli siciliani e infinite tazze di caffè, riesce anche a dare spazio ai suoi amici: Nicola Carnelutti, commissario di polizia e Alice Villani di Altamura, giornalista. 

Annabella Abbondante credeva che l’umana comprensione e il buon senso dovessero essere alla base di tutte le azioni, come donna e come magistrato. Credeva nei rapporti umani, ci credeva in modo sincero. Per questo non le piaceva atteggiarsi a giudice intransigente e fiscale, soprattutto fuori udienza. Aveva verificato che tenere le distanze e mantenere un rigido formalismo oltre il necessario non era per niente produttivo.”

Annabella non può evitare di sentirsi coinvolta in prima persona in casi in cui la verità non è chiara come sembra. Quando scompare da una clinica psichiatrica Francesco Sirangelo, fratello dell’avvocato Matilde, che le chiede aiuto, Annabella non si tira indietro. Ancor di più quando il giovane viene accusato dell’omicidio dei genitori. Nel frattempo un incendio sospetto porta alla distruzione una segheria che la stessa Annabella avevo messo all’asta. E qui il ritrovamento di resti umani complica l’intera situazione. Mentre il Pubblico Ministero si perde in congetture vacillanti, Annabella farà il possibile (e l’impossibile) per scoprire la verità. 

Recensione

Una ventata di aria fresca! È questa la sensazione che si prova leggendo il romanzo d’esordio di Barbara Perna. È un giallo dai contorni umoristici che diletta e intriga il lettore. 

Attenta e precisa la caratterizzazione dei personaggi, tutti esilaranti, che rimangono saldamente impressi nella memoria. Annabella Abbondante è certamente un personaggio carismatico, pieno di energia, che svolge ogni azione con “pathos” travolgente. Si ama tutto di lei, compresa la sua dipendenza da cannoli e caffè! Questo giudice sopra le righe è certamente destinato a diventare un personaggio seriale. Caparbia e inarrestabile, ci mostra i retroscena dell’attività della magistratura, che rendono più vicina a noi una professione che incute spesso timore e riverenza.

La storia centrale, l’indagine investigativa, è accompagnata da spassosi episodi della vita privata del giudice Abbondante, l’invadenza della sorella Fortuna, il pranzo dalle zie in Campania, la processione del Sabato Santo, gli appuntamenti al buio.

Questa donna di inizio Novecento le stava insegnando il vero significato del bene. Che è sempre libero, aperto e privo di pregiudizi. Le stava dimostrando che sapeva mettere l’amore per la famiglia al primo posto, in ogni caso. E così il giudice si rese conto che la sua, nonostante le eccentricità e gli eccessi, era una famiglia vera.”

Talvolta, però, l’attenzione del lettore viene distolta da vicende secondarie divertenti o comiche cause in tribunale, che rischiano di rallentare lo svolgimento della trama. 

Lo stile brillante conferisce scorrevolezza alla pagina. La lettura non stanca mai e regala sorrisi che allietano la routine quotidiana. Alla fine del romanzo, Annabella ha già un posto riservato nei nostri cuori. E dietro l’angolo ci attende il seguito…

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