“Bach” – Pedro Eiras


Voto: 4 stelle / 5

Bach” di Pedro Eiras è un prodotto “Il ramo e la foglia” nella collana “Racconti”, pubblicato a novembre 2022 e tradotto dal Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Firenze. Il suo autore è professore di Letteratura portoghese all’università di Porto.

Proponiamo questa recensione in occasione dell’anniversario della morte del compositore tedesco, avvenuta il 28 luglio 1750.

Trama di Bach

“Bach” è diviso in quattordici sezioni che cambiano di continuo prospettiva e voce narrante, per offrire una panoramica sempre più larga del mondo che si è sviluppato intorno al lavoro di Johann Sebastian Bach.

“Ma se la musica non ha potuto salvare dall’orgoglio l’angelo creato da Dio, forse gli uomini devono dubitarne”

Partendo da interviste, saggi ed epistolari Pedro Eiras seleziona diverse voci che sono vicine a Bach o condizionate dalla sua musica attraverso i secoli e ne racconta piccoli estratti di vita. In sostanza non troviamo mai Bach che parla, ma assistiamo a come la sua eco abbia continuato a riverberare in chi lo ha conosciuto, chi ha condiviso il suo tempo e chi ne ha riproposto o semplicemente amato la musica. Troviamo capitoli dedicati alla vedova di Bach, al direttore d’orchestra Gustav Leonhardt, al filosofo Leibniz, all’ebrea Etty Hillesum…

Recensione

Consiglio questo libro soprattutto agli appassionati di musica classica. C’è un richiamo continuo di voci e passaggi simile a un coro, da cui spiccano solisti dalle varie velocità e registri. Inoltre il libro offre – peculiarità apprezzabile – anche una colonna sonora per ogni sezione. Ogni racconto viene infatti introdotto da una breve sigla: “BWV 988”, “BWV 243” e così via.

Nelle sue 145 pagine il libro non è lungo, ma per questo sfondo musicale si presta ad essere centellinato e considerato una guida all’ascolto.

Mi ha fatto pensare a un labirinto che presenta più porte: ogni volta che ne apriamo una sbirciamo in una vita, in un umore, in una verità. L’eterogeneità dei racconti e del loro tono contribuisce a una versatilità che diventa facile da apprezzare.

Nel complesso, “Bach” è un’opera evocativa che dà tantissimi spunti di approfondimento.

Quest’opera non vuole offrire una biografia ma piuttosto un omaggio alla musica, dettato da un profondo amore e un profondo rispetto.

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