“Confessioni di uno zero” – Giovanni Di Iacovo


Voto: / 5

Lo scrittore abruzzese Giovanni Di Iacovo ha pubblicato il suo quarto romanzo con Castelvecchi nel 2017. “Confessioni di uno zero” è una storia d’amore che nasce in provincia e non riesce a morire a Londra, raccontata con uno stile brillante, psichedelico e trascinante.


Trama di Confessioni di uno zero

confessioni di uno zero

Quello tra Sebastiano Zerrolli detto Zero e Vienna Colantonio è un amore che dura vent’anni, ma lei non lo sa. Noi la conosciamo dopo un incidente automobilistico che le ha cancellato buona parte dei ricordi e veniamo a scoprire insieme a lei la sua vita passata, un pezzetto per volta.

Si sta per sposare con Pietro, ma è perseguitata da un diario a firma di Sebastiano che le viene consegnato a stralci e le svela come hanno iniziato e continuato ad amarsi e perché adesso sono lontani. Un amore complesso e ostacolato come quello di Romeo e Giulietta, ambientato alla fine del secondo millennio.

Recensione

Quando si legge Giovanni Di Iacovo si ha a che fare con un caleidoscopio di culture che vanno dal lirismo fine alla pura demenzialità. Con il medesimo tono scanzonato riesce a raccontare tanto una scena fetish quanto lo strazio burocratico che segue un lutto.

L’unico modo per godersi il viaggio è arrendersi alla finzione letteraria e lasciarsi mostrare le cose per come ce le pone l’autore, cioè anche nei loro lati grotteschi. Il risultato è un profondo divertimento, arricchito di senso dalla scrittura fisica, carnale, a cui bastano pochissime sillabe per far visualizzare un gesto.

Di Iacovo è glocal. Riesce a essere provinciale e globale nello stesso tempo; far coesistere punk e stilnovo in un modo che finisce per essere armonico. È straordinariamente forte nella sua pescaresità ma è sufficientemente giovane e cosmopolita per guardarla con distacco ironico, prendendo allegramente in giro sia noi che leggiamo (ridendo con noi, però, e non di noi) sia se stesso.

di iacovo a moscufo

Giovanni Di Iacovo (al centro, con il libro in mano)

«Nelle mie esperienze all’estero ho scoperto di sentirmi meno piccolo, quando i miei interlocutori mostravano interesse per i personaggi del luogo da cui provenivo – ha spiegato in occasione della presentazione del 22 agosto a Moscufo, in provincia di Pescara – perciò ho cominciato a vederne il valore».

In “Confessioni di uno zero” ci sorprendiamo, restiamo sospesi e ridiamo quando lo vuole l’autore: quando ha conquistato la nostra fiducia ci spinge fino al bordo delle emozioni che conosciamo e ci mostra quanto sia complicato definirle in una forma precisa.

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