La casa editrice Passigli si è sempre distinta per un catalogo che offre al lettore opere particolari di scrittori classici e libri di autori che mai ti saresti aspettato. I “Consigli matrimoniali alle figlie sovrane” (2000) di Maria Teresa d’Austria è un libro per certi versi stupefacente. Perché rivela un lato del tutto inedito della grande imperatrice austriaca. La quale è sì una sovrana, ma è anche una madre. E secondo Arsenio Frugoni, curatore del volume, “è nella maternità il senso più profondo della sua personalità”.
Costei ha avuto ben sedici figli, tra maschi e femmine (e corre voce che ne avrebbe voluti anche altri). In questo caso sono state prese in considerazione soltanto le figlie Maria Cristina, Maria Giuseppa, Maria Amalia, Maria Carolina e Maria Antonietta, ognuna delle quali fornita di marito regnante.
Questi sono i criteri seguiti dal summenzionato curatore:
“In questo volumetto ho raccolto soltanto i consigli alle figlie; minuziosi, fino a fissare la qualità e la quantità dei pasti e le ore di studio, di gioco e di preghiera, o intimi promemoria di una amica matura per giovani donne che iniziano la loro esperienza di mogli e di sovrane, sono il documento umanissimo della profonda ricchezza della maternità di Maria Teresa”.
Buon senso sovrano
Nella sua corrispondenza con le pargole raccolta in “Consigli matrimoniali alle figlie sovrane” , Maria Teresa d’Austria ritiene, data la sua esperienza, di doverle guidare circa la condotta pubblica e i rapporti coniugali con i vari consorti. Del resto, rango e ruolo impongono sicuramente contegni d’un certo tipo.
I consigli sono vari, e spaziano dalla religione (fondamentale per l’Imperatrice) al comportamento da tenersi con il proprio marito:
“Non trascurerete i doveri religiosi. Nello stato matrimoniale si ha ancora più bisogno delle preghiere e del soccorso di Dio. Le vostre letture spirituali devono essere fatte regolarmente e vi raccomando particolarmente di essere esatta su questi punti” (a Maria Amalia).
“Sempre dovete cercare la fiducia di vostro marito, in tutto: è il vostro unico scopo. La si guadagna facendoci stimare con la compiacenza, senza scatti e senza velleità d’imporci” (a Maria Carolina).
Senza per questo dimenticare precetti relativi al carattere e alla condotta sociale, oltre che politica:
“Ecco la vostra condotta da tenere: ascoltare, consolare la gente, se non si può farle del bene; noi siamo fatto almeno per annoiarci e sopportare gli altri” (a Maria Cristina).
“Non vergognatevi di domandar consiglio a tutti e non fate nulla di testa vostra” (a Maria Antonietta).
“Le donne devono avere molta dolcezza, altrimenti non possono pretendere né stima né amore: non è che una cattiva abitudine quella che trascina a scatti sgarbati” (a Maria Carolina).
Imperatrice, madre, donna
Maria Teresa d’Austria è stata un’imperatrice potente e influente dal punto di vista politico. Basti vedere presso chi ha accasato la varia figliolanza. Ma non ha mai dimenticato di essere una madre cui stanno a cuore la serenità e la felicità dei propri figli.
In altre parole, una donna capace di aprire il suo cuore. Come confessa lei stessa:
“Sono sincera ed esigo una grande esattezza di sincerità e candore con me: non essendo per nulla esigente, ma tanto compiacente, posso esigerlo…” (a Maria Antonietta).