“Eduardo e Shakespeare. Parole di voce e non d’inchiostro” (Bulzoni 2004) è un libro di Agostino Lombardo e contiene due saggi firmati da lui. Uno è su Eduardo De Filippo scritto nel 1985 in occasione della messa in scena de “La grande magia” da parte di Giorgio Strehler. L’altro approfondisce il legame tra Eduardo e William Shakespeare, pubblicato nel 1990 nel volume che raccoglie gli atti di un convegno sulla drammaturgia di Eduardo.
Recensione di Eduardo e Shakespeare
“Eduardo e Shakespeare” è un libriccino che ho divorato in poche ore. Analogie di genialità racchiuse in poco meno di cento pagine da uno dei massimi critici dell’opera shakespeariana. La lungimiranza narrativa dei due, come d’altronde di tutti i grandi autori, sta nella meravigliosa opportunità che lo spettatore o il lettore ha di immedesimarsi nei personaggi protagonisti.
La condizione umana è la vera regina delle loro narrative, e il teatro amplifica ulteriormente questa descrizione, poiché la vita dell’uomo si “mette in scena” esattamente in quel piccolo spazio che divide il palcoscenico dalla platea. La vita si conduce, quindi, saltando di là o di qua, recitando per stare meglio, oppure dall’altra parte, con l’amara consapevolezza della propria condizione tendenzialmente misera.
Antonello Pilato