
” I gioielli della regina” di Jessica Fletcher e Donald Bain fa parte della collana “La signora in giallo” pubblicata da Sperling Kupfer. E’ stato pubblicato nel 2013. Ha come protagonista Jessica Fletcher, la simpatica signora che, una volta in pensione, si dedica a scrivere romanzi gialli, ma sovente si trova a dover affrontare anche degli omicidi “veri”.
Della serie su Jessica Fletcher abbiamo recensito anche “Gin e pugnali“, “Assassinio nel vigneto“, “Omicidio sul ghiaccio”, “Ospite inatteso a Cabot Cove“, “Delitto in maschera”, “Omicidi e fantasmi“, “Assassinio sull’isola“.
Trama de I gioielli della regina
Jessica è da tanto che vorrebbe fare una crociera sulla fantastica nave “Queen Mary 2” e, finalmente, il suo sogno diventa realtà.
Alla Fletcher, in effetti, è stato proposto di tenere proprio su questo transatlantico delle conferenze ed è così che inizia il suo viaggio da Londra a New York.
La sua idea sarebbe quella di godersi la vacanza tra letture e passeggiate sul pontile respirando l’aria di mare.
Ma i suoi piani, come al solito, dovranno cambiare dato che ancora una volta si trova coinvolta nel dover risolvere un mistero (in realtà più di uno)!
Sulla nave ritrova, difatti, un paio di suoi vecchi amici che, in un modo o nell’altro, stanno indagando sul furto avvenuto a Londra di un gioiello di grandissimo valore nonché morte del suo proprietario.
Tanto più che sembra che l’unico modo per scoprire la verità sia quello di svolgere delle indagini direttamente sul transatlantico.
Ed è così che anche in quest’occasione “la signora in giallo” scoverà il colpevole.
Ma se vuoi saperne di più, allora, leggi il libro!
Recensione
Perché dovresti leggere questo romanzo?
Perché sembra una sorta di storia in stile Agente 007 però in stile Jessica Fletcher e questo ne fa un qualcosa di molto particolare.
Tanto più che si tratta di un’ambientazione fuori dai classici schemi de “la signora in giallo”, ma non per questo risulta meno bello anzi al contrario.
Ci sono davvero tanti intrighi che, tuttavia, sono ben spiegati dato che lo stile della narrazione è coinvolgente e molto interessante.
Il livello di attenzione non cala mai e queste, quasi, trecento pagine le leggi tutte di in un soffio….
Personalmente l’ho letto tra Pasqua e Pasquetta e, quindi, in men che non si dica o per meglio dire tra un pranzo di famiglia e un picnic con amici.