Ne “I misteri della montagna”, edito da Mondadori nel 2005, l’alpinista, scrittore e scultore friulano Mauro Corona racconta la vita in montagna, nei luoghi incontaminati, lontani dalla città, nel silenzio che troppo spesso spaventa chi non vuole ascoltare sè stesso.
Chi capisce la montagna è costretto a farlo e il risultato sorprende nella sua semplicità.
Trama de I misteri della montagna
L’autore racconta le vicende in terza persona, ma è evidente che ci sono molte tracce del suo vissuto in quello che racconta, che uno di quei ragazzi che andavano in montagna col nonno è lui.
Corona spiega la montagna attraverso ricordi, vicende accadute ad altri.
Leggende che si fondono in un tutt’uno in una narrazione intrisa di nostalgia, amore, esperienza, rimprovero.
Recensione
Il romanzo è l’invito di un uomo che ama la natura a fare altrettanto. È un invito a fare del rispetto la guida della propria esistenza, affinché nemmeno una formica possa essere ancora calpestata. È un invito a saper ascoltare, a saper osservare, nel silenzio che la montagna regala.
Nel provare a cogliere quei misteri che Corona prova a svelare si percepisce la magia di quei luoghi, così lontani dal caos, e la pace che trasmettono. E mi immagino in una vallata coperta di neve, l’occhio non percepisce altri colori che non siano il bianco e l’azzurro, immersa nel silenzio in cui riesco quasi a toccare il cielo. E spero anch’io che a nessuno venga in mente di fare di questo posto “un luogo dove la neve cade firmata”.
Quello che resta è la certezza che la montagna è maestra di vita, educandoci al rispetto per lei possiamo trovare il rispetto per noi stessi, contemplando le sue bellezze troviamo la pace per ascoltarci.
La narrazione è molto colloquiale, sembra di ascoltare una storia davanti a un camino alimentato da legna appena raccolta, trasmette serenità e la speranza che quelle di Corona possano diventare parole concrete anche fuori dalla carta stampata.
Consigliato agli amanti della natura, sperando che non ci sia chi la odia.
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