“Identici” – Scott Turow


Voto: 3,5 stelle / 5

“Identici” è stato pubblicato da Scott Turow nel 2013, ha un totale di 329 pagine e appartiene ai generi thriller, mistery, suspense, giallo e narrativa giuridica. In Italia è edito da Mondadori. Devo dire assolutamente niente male.

Trama di Identici

Il romanzo è suddiviso in cinque parti, e ognuna di esse si apre con un feedback riguardo il nocciolo del libro, ovvero la morte di Dita, bellissima figlia di Zeus, e chi l’ha uccisa.

Il libro inizia mostrandoci come è iniziata quella giornata dell’82, per poi fare un salto in avanti al 2008. Dell’omicidio della ragazza è stato accusato – anche per aver confessato l’omicidio – il ragazzo di Dita dell’epoca, Cass, e adesso a 25 anni di distanza e in concomitanza con la sua data di rilascio suo fratello gemello, Paul, si sta candidando come senatore; il suo rivale principale è Hal, fratello di Dita, che continua a non darsi pace per la morte della sorella e accusa Paul di aver avuto una parte nell’omicidio in quanto, secondo lui, i due fratelli non facevano niente da soli. Inizia così una battaglia per la ricerca della verità e per dare pace alla povera ragazza.

Recensione

Devo dire che è stato un bel libro. Turow accompagna il lettore nella ricerca della verità, mostrandoci tramite dei feedback come si svolti realmente i fatti.

Per quanto riguarda il tempo presente, nonostante avvenga una piccola battaglia legale non stressa con troppi tecnicismi legali. Mi sono stressata invece nei romanzi di Connelly o di Grisham, dove per la maggior parte del tempo non avevo idea di cosa stesse parlando, in quanto credono che tutto il loro pubblico sia composto da avvocati.

Scott Turow ti porta comunque a capire cosa sta accadendo. Ammetto che ad un certo punto mi sono persa perché le supposizioni si fanno abbastanza ingarbugliate, ma poi finalmente tutti i nodi sono stati sciolti. Consigliato a tutti gli amanti del genere giallo e thriller in quanto è veramente ben scritto e la storia non è scontata e ci sono un paio di colpi di scena a metà libro ben piazzati.

Attenzione, spoiler!!!

L’unico dubbio che mi resta è che cosa abbia realmente fatto Zeus: ha veramente abusato della figlia o ho travisato ciò che l’autore voleva dire? Non è stato molto chiaro nella spiegazione, l’ha solo lasciato intendere lasciandomi quindi con questo tarlo a causa del suo parlare in modo enigmatico. In più solo alla fine lui dice di essersi vagamente ispirato alla storia di Castore e Polluce, ed effettivamente – conoscendo tutta la storia – si notano delle somiglianze.

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