Il cacciatore di orchi, di Rosella Quattrocchi, edizioni Il Ciliegio – febbraio 2019
In un meraviglioso crescendo di tensione e curiosità il romanzo attraverso due storie parallele costruisce un intreccio di storie emotivamente coinvolgenti. La narrazione alterna i racconti di Chiara, assistente sociale, delle persone che incontra e delle vite in cui deve entrare, a quelli di Matteo, un bambino che vive una situazione difficile e cerca qualcuno che lo faccia uscire dall’incubo. La lettura scorre fluida e coinvolge il lettore al punto che non ci si riesce a staccare dalle pagine, nel desiderio di sapere cosa succederà ai due protagonisti.
Temi pesanti e difficili vengono trattati con estrema delicatezza, con descrizioni che non cadono mai in particolari morbosi ma fanno percepire la parte emotiva dei protagonisti, che diventano presto familiari al lettore.
Le due storie scorrono su capitoli paralleli, fino a incontrarsi per poi proseguire insieme nella seconda parte del romanzo.
L’autrice tratta temi che conosce e con cui si confronta quotidianamente essendo, come Chiara, assistente sociale e li porta all’attenzione di chi non conosce la realtà di questa complessa e interessante professione. Lo fa conducendo il lettore con sensibilità e delicatezza verso i mondi interiori dei vari personaggi presentati nel corso del romanzo.
La lettura prosegue leggera e veloce, non si vorrebbe che finisse mai!
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