“Il colore delle foglie in autunno” – Sergio Sinesi


Voto: 3 stelle / 5

“Il colore delle foglie in autunno” è un romanzo di Sergio Sinesi pubblicato a gennaio 2025 da “Il ramo e la foglia edizioni.
Da poche fotografie in mano alla madre, parte la ricerca di una figlia per ricostruire la vita del padre, mai conosciuto.
Si ringrazia la casa editrice per l’omaggio cartaceo.

Trama de Il colore delle foglie in autunno

Un viaggio nel tempo, dal 1989 a ritroso fino al periodo antecedente la seconda guerra mondiale. Vittoria vede una foto scattata al mare: risale al 1938 – quattro ragazzi dai volti felici. Uno di questi è suo padre, morto senza sapere che avrebbe avuto una figlia. La madre della ragazza ha accantonato tante verità: non ha mai fatto chiarezza su ciò che riguardava la vita, né la morte dell’uomo. Vittoria, violoncellista, facente parte di un quartetto, approfondisce quella realtà che le era stata celata; lei, ma anche la madre, hanno bisogno di raccogliere le cicatrici.
La relazione tra la madre e Samuele, il padre ebreo, era stata violentemente ostacolata dal nonno materno, Orio, fervente fascista, in base all’idea che quello che decide il Duce si fa. Neanche Vittorio, figlio di Orio, aveva desiderio di sfoggiare le abilità al sabato fascista. I due ragazzi, Vittorio e Samuele erano come fratelli, avrebbero fatto qualunque cosa l’uno per l’altro, anche rimetterci la vita. Dopo l’8 settembre 1943, durante la fuga in Svizzera, in una notte in cui la morte non ha fatto il suo dovere, uno dei due morirà al posto dell’altro, lasciando il superstite con un senso di colpa insopportabile. La madre di Vittoria, pagina dopo pagina, stanca come le foglie in autunno, fornirà le risposte che conosce, ma incomplete, lasciando alla figlia la curiosità di capirne di più. La ragazza, per la sua ricerca, interrompe temporaneamente il lavoro di violoncellista. Il cerchio si chiuderà in una Berlino appena riunificata.

Recensione

Vittoria ama il romanticismo di Schubert, ma rischia di vivere una separazione dal mondo reale. Presa dalla passione per la musica, quasi le sfugge il fatto storico del momento: la caduta del muro di Berlino. Non è consapevole del fatto che la vita le abbia lasciato dei fantasmi, oltre al sogno della musica. Ma basta la decisione della madre nello svelare alcuni misteri perché la giovane intraprenda la ricerca sui passi del padre e dello zio, sulla punizione scelta da uno dei due, sul nonno responsabile di tante morti. Numerose sono le digressioni alla parte narrativa, sotto forma di dialogo, o meglio di monologo, aprendo a mondi “altri” in cui è salvifico porsi domande. Ad esempio sulla tragica situazione degli ebrei di cui è piena la letteratura, ma forse non è ancora abbastanza:

Ogni dittatura ha bisogno di un nemico per esistere, per mantenere acceso il fuoco che alimenta il popolo. Avere un nemico distoglie il popolo dalle incapacità della dittatura.

“Il colore delle foglie in autunno” è un romanzo di identità cercate, trovate, ricomposte, in cui lo scrittore si avvale di un linguaggio piano, pulito. Un appunto personale: nelle riflessioni apportate non c’è varietà di registro, come se a parlare fosse sempre la stessa persona.

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