L’identità di Milan Kundera è uno di quei libri che ti catturano sin dalle prime pagine. Di Milan Kundera abbiamo recensito anche “L’insostenibile leggerezza dell’essere” e “Il valzer degli addii“.
Che cos’è l’identità? Chi siamo noi? Chi è la persona che è al nostro fianco? Perché può sembrarci così vicino anche chi è in realtà lontanissimo?
Queste e tantissime altre sono le domande che questo libro propone. L’obiettivo non è dare una spiegazione, arrivare a una conclusione. L’obiettivo è delineare le diverse e molteplici sfumature che il sé può assumere, identificandosi dapprima con un aspetto e, subito dopo, con il suo opposto.
Accenni sulla trama
Jean-Marc è un uomo adulto che non ha più legami con la realtà affettiva se non attraverso la figura di Chantal: l’unica donna in grado di renderlo capace di amare. Jean-Marc non è sempre stato così. Prima credeva nel mondo, nelle persone… anteponeva l’amicizia alla verità.
I suoi ideali, però, cambiano in seguito a un’esperienza che stravolgerà il suo immaginario fino a renderlo ‘’freddo’’ come ci dice Chantal nello scritto.
Chantal, invece, ama la vita… ha sempre amato la vita e ha sempre voluto scorgere in essa una possibilità di speranza. Nonostante il suo vissuto, arriva a guardare il mondo da una prospettiva felice, ma un giorno si rende conto che la sua senilità sta per compromettere se stessa e ciò può minare la sua autostima.
Recensione L’identità
Il romanzo si concentra sull’amore dei due personaggi, un amore che si sviluppa e demolisce attraverso la ricerca dell’identità dell’altro.
Chi è l’altro? Questa sembra essere la domanda che l’autore ci pone sin dall’inizio e per tutto il libro.
L’assenza di qualcuno che abbiamo al nostro fianco, lo sbiadire della figura di chi riteniamo significativa. Il tema, però, non è rappresentato solo dall’assenza, quasi impercettibile se non attraverso un’attenta lettura dei significati sottesi alle parole scritte nel libro…. in queste pagine è anche racchiusa l’essenza della vita, il suo significato più profondo.
Mar