” Il diritto di opporsi ” – Bryan Stevenson


Voto: 5 stelle / 5

“Il diritto di opporsi” è un romanzo di Bryan Stevenson pubblicato da Fazi nel 2020, da cui è stato tratto il film omonimo con Michael J. Jordan e Jamie Foxx.

«La maggior parte delle cose importanti non possono essere capite da lontano, Bryan. Ti devi avvicinare».

In questa frase pronunciata dalla nonna di Bryan sta il succo del libro.

Trama di Il diritto di opporsi

Siamo in America, nello stato dell´Alabama. Bryan, giovane studente in giurisprudenza, entra in contatto con i condannati del braccio della morte. Sentirne parlare da lontano, come studente non é la stessa cosa che toccare con mano le loro vite, la loro angoscia, la loro storia. Ed é cosi che Bryan diventa il loro difensore, il loro paladino.
Ascoltando le loro testimonianze, Bryan scopre che molti di loro, in prevalenza uomini di colore, sono stati destinati al braccio della morte senza delle prove valide e sicure, talvolta anche con testimonianze false e dubbie di cui nessuno si è mai preoccupato di controllare la veridicità.

Dentro al carcere, Bryan ha occasione di ascoltare le storie dei condannati e si rende conto di quanto sia alienante essere rinchiusi senza che nessuno prenda in considerazione la propria situazione. Senza che nessuno ascolti le testimonianze di innocenza, sapendo di essere condannati a morire, ma senza sapere quando.

Bryan prende a cuore le vite dei condannati e , insieme ad un´ associazione che tutela i loro diritti , li difende legalmente. In particolare, il giovane avvocato si schiera accanto a Walter Mc Millian, accusato dell´omicidio di una ragazza.
L´uomo si trova in carcere a causa di testimonianze dubbie, mai verificate da nessuno, senza delle prove sicure e schiaccianti. La colpa più grande é quella di essere nero e quindi di avere una vita di meno valore rispetto agli altri.

Recensione

La tenacia di Bryan e la consapevolezza di avere dei valori incrollabili su cui appoggiarsi lo aiutano nella sua battaglia. E’ quasi impossibile riaprire il processo: numerosi sono gli ostacoli, da parte dei tribunali, dell´opinione pubblica, dei cavilli legali.
Nonostante le avversitá e senza fermarsi davanti alle difficoltà, Bryan riesce a far riaprire il processo con nuove prove e testimonianze che scagionano Walter, scarcerato per non aver commesso il fatto.

La vicinanza mi ha insegnato alcune verità essenziali e che rendono umili, compresa questa lezione fondamentale: Ognuno di noi è ben di più dell’atto peggiore che possiamo aver commesso.
Il lavoro che ho svolto con i poveri e con i carcerati mi ha persuaso che il contrario della povertà non è la ricchezza; il contrario della povertà è la giustizia.

Questo scrive Bryan, raccontando la sua esperienza a contatto con i condannati a morte. Spesso sono talmente poveri e disperati da non aver diritto nemmeno ad una difesa equa e giusta, al rispetto di quei diritti che nascono proprio dall ´essere persona.

Il libro è un racconto vero, autentico, che narra l´esperienza di un uomo che si dedica totalmente alla difesa dei più deboli, senza chiedere nulla in cambio, ma perché sente che sia giusto farlo.

All’inizio sia i condannati che le loro famiglie non gli danno fiducia e credito, perché pensano che sia uno dei tanti imbroglioni che prende denaro solo per raccontare chiacchiere. Quando si rendono conto che Bryan non è solo fumo, anche le famiglie, che sono vere e proprie comunitá, lo difendono e lo appoggiano. Alla fine non si tratta più solo di un avvocato, ma di un membro delle loro famiglie.
Bryan Stevenson, avvocato ancora attivo, racconta la sua esperienza in maniera molto viva e partecipata, condividendo con il lettore la situazione di disagio e di impotenza di fronte a certe situazioni ingiuste. Una storia commovente ed emozionante , dalla quale, nel 2020, é stato tratto un film bellissimo.

Commenti